lunedì 28 febbraio 2011

1995: il “turismo” secondo Evangelisti

Ringrazio l’amico lettore del Blog che, stamani salutandomi, mi ha detto che segue trovandosi concorde con ciò che scrivo, ma che vorrebbe più proposte e meno critiche.

Apprezzo e penso che se fossimo in una città (e in un paese) più normale le “proposte” sarebbero ciò a cui sarei più interessato come cittadino e “sperimentatore del nuovo”, a questo caro amico ricordo, però, che siamo a Massa (repubblica post comunista in “decadenza”) e che nel lontano 1995 eravamo entrambi coinvolti in un interessante progetto sulla “promozione turistica” (con internet ai primordi) che ci avrebbe dato grandi opportunità!

A Noi, come “giovani imprenditori”, che proponevano un idea nuova (in un settore strategico), e alla nostra città che da “sempre” necessita di programmazione, sviluppo e promozione per competere con l’offerta turistica del Mediterraneo, ma nella fretta, non gli ho chiesto se si ricordava come fini l’avventura e quella “proposta” che facemmo alla classe politica di allora.

Il, già, On. Fabio Evangelisti (DS) assessore provinciale al turismo dell’epoca, mi rispose che il progetto era “velleitario” per le capacità ricettive della nostra zona e che avremmo dovuto attendere che i “turisti”, “debordassero” da Forte dei Marmi, per venire in terra Apuana (per poter pensare ad centro di prenotazione in tempo reale e promozione delle nostre strutture)! Abbiamo visto com’è andata.

All’epoca, partecipai ad un convegno“sull’internazionalizzazione della piccola e media impresa” presso il BIC (incubatore di progetti imprenditoriali) in quell’occasione intervennero (cioè, parlarono) un po’ tutti, compreso il Sindaco Pucci (ancora lui), (interventi dell’On. Evangelisti, del presidente della provincia Gussoni, dell’Assessore alle politiche CEE Badiali, del presidente dell’associazioni industriali e direttore del BIC, di allora).

Vi fu un diffuso bla, bla, bla, sulla mancanza di progetti e che la nostra provincia non eccelleva quanto a proposte  da “cantierare” e finanziare con risorse CEE e altri “aulici” discorsi sulle potenzialità del nostro territorio e delle imprese nostrane ad una platea di funzionari della Provincia, ma non di “potenziali investitori”. Per poi “scoprire” che il BIC “mutuava” i progetti (finanziabili legge n° 44) presentandoli come “propri”. Che dire?

Dopo 15 anni Forte dei Marmi è una stazione turistica per i Vip nazionali e internazionali completamente riqualificata dal punto di vista urbanistico, Massa è, invece, più “impresentabile” di 15 anni fa (mi sforzo di non essere troppo critico), ma penso che sia “difficile” fare delle proposte serie sul ripascimento dell’arenile, sul risanamento del territorio facendo “proposte” sul piano strutturale o sul PIUSS se non si ha un peso “politico” e un amministrazione con cui interloquire.

Come si dice in questi casi “per i sogni ci stiamo attrezzando”.
Al momento avremmo bisogno che qualcuno “si sporcasse le mani” con Noi (Popolo Azzurro) per fare proposte nuove alla città  (n.d.r.) non di gente pronta a prendere incarichi dagli Enti locali!!



Francesco Sinatti

domenica 27 febbraio 2011

Asl:“Il giorno del giudizio”

Una raffica di reati di natura penale e amministrativa dal peculato all’abuso d’ufficio, dal falso ideologico al falso in bilancio, con manomissioni tramite accesso ai computer, con relative password, che hanno lasciato “tracce” che ricondurrebbero materialmente a coloro che hanno “contraffatto” le poste di bilancio.

Se gli atti non fossero stati secretati immediatamente al’indomani dell’ultima udienza in commissione d’inchiesta (per volontà dell’ass. regionale Scaramuccia) avremo già parecchi dettagli in più, in mezzo ai quali, la Procura di Massa si dovrà orientare nel mare “di mandati” ASL senza riscontro e su una quantità di assegni emessi al portatore che alimentavano la “falla” divenuta, poi, una voragine di cui non s’intravede il fondo; dunque, siamo ad una significativa svolta nella vicenda dopo la consegna degli atti della Commissione d’inchiesta alla Procura della Repubblica.

I sindacati “cascano dalle nuvole” perplessi, sconcertati si meravigliano di non aver mai avuto sentore di quanto stava accadendo, ma intanto questo fiume di denaro pubblico, “distratto” per usi privati, è passato “sotto il naso di tutti”.

Tagli e riduzioni del personale potrebbero essere il “prezzo” da pagare per queste “distrazioni” che non hanno impedito l’assunzione di 60/70 amministrativi poco prima di Luglio 2010 (prima del decreto Brunetta) con concorso definito “truccato”. Come al solito nessuno sapeva. Siamo “tutti garantisti”, aspettiamo che la magistratura faccia il suo corso, bla, bla, etc. etc. tutte frasi fatte che si dicono nelle interviste e si rileggono sui giornali.

Intanto, dopo il vergognoso scaricabarile fra tutte le componenti amministrative, regionali, la conferenza dei sindaci, i revisori contabili, i consulenti e le società di revisione, solo domani (28 febbraio), dopo 7 mesi d'indagini,  è stato convocata una seduta di Consiglio staordinaria che ci illustrerà la “exit strategy” (come la “sfanghiamo”) per mantenere la qualità del servizio sanitario ai cittadini senza aumentare tasse, ticket.

Un vero gioco di prestigio, un salto mortale senza rete da parte dell‘amministrazione, se non fosse un iniziativa strumentale, come  l'odg. del PdL che andrà certemente in minoranza, che non approderà a nulla di concreto; ad atti secretati, a distanza di mesi, nonostante tutte le risorse impiegate, non sappiamo, ancor oggi, chi sono i "responsabili" di un mirabolante ammanco di 270 ml/€ (540 mld lire)! Di che cosa si  potrà mai discutere in consiglio domani? Se non del "nulla (sotto vuoto spinto)"!

La solita strategia per prendere tempo e generare "fumo negli occhi" di cittadini assuefatti (alle peggiori nefandezze) "tutti" in religioso silenzio in attesa che si compia la volontà del fato (salvo, poi, fare la sparata quando saranno toccati dalla carenza dei servizi personalmente in ospedale).

Sgominato il “sistema sanità” in Puglia, con un colpo alla classe amministrativa del PD di quella regione, chissà che non si "alzino i veli su un sistema sanità” anche in Toscana che, per decenni, ha alimentato assunzioni, carriere, favori di ogni tipo a patto di trovarsi dalla parte “giusta al momento giusto”.



Dipartimento Politico “Popolo Azzurro”
Francesco Sinatti


giovedì 24 febbraio 2011

Commissione d’inchiesta ASL: consiglieri comunali del PdL assenti

Atti “secretati” dalla commissione d’inchiesta parlamentare sugli “sprechi nella sanità” dopo aver ascoltato l’assessore regionale e alcuni dei dirigenti coinvolti nella vicenda del “buco” di bilancio della ASL di Massa.

Gli organi di stampa hanno argomentato e dibattuto sulle acquisizioni di documenti e riscontri che coinvolgono a vario titolo i principali protagonisti della vicenda con la “novità” della registrazione di una telefonata che coinvolgerebbe il sindaco Pucci nella rimozione dell’ex direttore Del Vino.

L'On. Barani ci ha informato della presenza di diversi assegni circolari, agli atti, intestati a persone fisiche per pagamenti che, allo stato, non riscontrano pezze d’appoggio che ne giustifichino l’emissione e ci ha, poi, mostrato atti ufficiali del bilancio 2008 alterati e manomessi (in diverse sezioni) nel tentativo di “correggere” alcune poste che riguardano i 60 ml di euro residuati dalla fusione delle due USL di Massa e Carrara.

Ma, al di là di questi aspetti “tecnici”, gli sviluppi della vicenda gettano una luce “sinistra” sulla sostenibilità di un debito che l’azienda ha alimentato a partire dal 97 e che ha continuato a “gonfiare”, fino ad oggi, con esposizioni per decine di milioni di euro l’anno che, nessuno lo dice chiaramente, metteranno a “durissima” prova l’erogazione dei servizi sanitari al cittadino con “tagli lineari” (termine tecnico) per dire che s’inciderà sulla “carne viva” servizi, liste d’attesa e personale.

In conferenza stampa c’erano diversi esponenti del centro destra massese, ma fra questi, “misteriosamente”, non vi erano esponenti del PdL comunale di Massa (Come mai? Ci sono motivi che non conosciamo?); un vero peccato che i consiglieri non abbiano colto l’occasione per commentare la vicenda, perché, a questo punto, ci domandiamo se siano interessati o meno ai “rischi” che corre la sanità locale e se intendano prendere delle  iniziative in consiglio comunale o fuori dalle sedi istituzionali riguardo alle coseguenze che questo "salasso" porterà ai servizi sanitari.





Francesco Sinatti


domenica 20 febbraio 2011

Il "Popolo Azzurro" alla conferenza stampa dell’On. Barani

La presenza di Sandro Casalini e Francesco Sinatti, esponenti di rilievo del “Popolo Azzurro”, alla conferenza stampa tenuta dall’On. Barani “sugli sprechi della sanità”, testimonia l’interesse che la nostra associazione attribuisce ad una questione di rilievo nazionale.

Con la presenza dei suoi esponenti, il “Popolo Azzurro”, pur mantenendo inalterata la fiducia nelle indagini della magistratura e della commissione d’inchiesta, ha voluto rendersi conto di quanto grave fosse la situazione economica dell’ ASL di Massa, infatti, siamo interessati a conoscere direttamente dai vertici della Regione e della ASL (da chiunque ne sia a conoscenza), se tale situazione possa diminuire le prestazioni erogate con gravi ripercussioni sulla salute e sulla sicurezza della salute dei cittadini, per rendersi conto se vi sia un ipotesi di “minor diritto alla salute”.

A questo scopo, sin da ora, il “Popolo Azzurro”, si dichiara pronto a collaborare per scongiurare l’eventuale “riduzione” di un diritto considerato fondamentale, inalienabile e costituzionalmente garantito.


Dipartimento Politico “Popolo Azzurro”

sabato 19 febbraio 2011

Un articolo "profetico" questa la situazione della ASL n°1 un anno fa.

La “mala sanità”

A Napoli c’è un rione che si chiama “sanità”, da noi, invece c’è una regione e diverse città che campano sulla “mala sanità”, questo è quello che emerge dalla conferenza stampa tenuta ieri dall’On. L. Barani e dal Consigliere Stefano Benedetti.

I riscontri sono tanti a cominciare dal concorso truccato, con cui si era aperta la precedente conferenza tenuta ad ottobre nella saletta dei consiglieri del comune di Massa, per proseguire con lo scandalo delle “protesi acustiche”, passando per i costi dell’ospedale per acuti che sono lievitati di più del 100% dal preventivo al consuntivo, per continuare con la capo sala che si sostituisce a primari nella scelta delle “protesi” da ordinare e, dulcis in fundo, un assessore regionale alla sanità molto presente nella nostra città per motivi poco chiari.

I 100 e passa miliardi di euro, stanziati ogni anno per la sanità, sono un “affare” che non può passare inosservato e da tempo sappiamo che in questo ambito si annidano clientele, raccomandazioni, favoritismi di vario genere legati a tessere di partito, ma quello che si è descritto ieri in conferenza stampa assomiglia ad un vero e proprio “sistema” sul quale si allungano ombre d’illegalità diffusa che nutrono un “consenso” che ha poco a che fare con il merito e la competenza.

Per questioni simili la giunta regionale calabrese è stata commissariata, se si dovesse riscontrare un “sistema Tarantini” (dal nome del personaggio implicato nell’intermediazioni delle protesi in Puglia), si rischia di sollevare il coperchio su di un sistema di potere che potrebbe travolgere tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo in queste vicende.

Gli sviluppi di quanto appena descritto posso essere imprevedibili e cambiare di molto “gli assetti politici” di questa città, e non solo, in attesa che “la giustizia faccia il suo corso” attendiamo che la commissione sugli “sprechi sulla sanità” s’insedi in Provincia per capire fino a che punto, quanto appena descritto, possa dare seguito a sviluppo “clamorosi” quanto inattesi.

Per il momento fioccano le consuete querele fra il direttore della ASL Del Vino, il consigliere Benedetti e i cittadini che sempre più spesso vengono coinvolti in queste “storiacce”.


19 dicembre 2009
Francesco Sinatti



venerdì 18 febbraio 2011

Un Coordinamento provinciale PdL “allargato”

L’infuocata polemica nel gruppo consiliare del PdL a Carrara ha trovato una coda, ma non un chiarimento, durante il coordinamento provinciale ieri sera presso l’Hotel Eden a Montignoso.

Ci saremmo aspettati di avere un contraddittorio fra il capogruppo Laquidara e il gruppetto di consiglieri che durante la settimana lo avevano “sfiduciato” a favore di Igino dell’Amico, invece, alla riunione di coordinamento era presente il solo Laquidara.

Il capogruppo “sfiduciato” ci ha narrato di un vero e proprio “colpo di mano” dei consiglieri “ribelli” che hanno tentato di esautorarlo mettendolo in minoranza con metodi “carbonari” e manovre poco chiare in merito alle quali non vogliamo entrare, per evidenti motivi di correttezza e opportunità; tuttavia nessuno dei consiglieri che hanno aderito all’associazione “Carrara prima di tutto” era presente all’incontro e ciò non ha garantito un contraddittorio che permettesse di chiarire la vicenda in modo esaustivo e definitivo alla base del partito.

Al di là della vicenda in se, che allunga ombre sulla tenuta del gruppo del PdL a Carrara, ci domandiamo che tipo di sviluppi possa avere un episodio che ha le tinte di un romanzo di “cappa e spada” più che i tratti di un confronto interno al partito che meriterebbe tutt’altra “dignità” e approfondimento.

Non siamo affatto convinti che la questione sia stata posta in modo corretto dai “consiglieri ribelli” di Carrara, ma “il chiarimento” che avrebbe dovuto esserci - in sede istituzionale di coordinamento provinciale - non è avvenuto; pertanto, la questione resta aperta.

Una domanda resta “sospesa” a mezz’aria come si presenterà il PdL di Carrara alla prossima convocazione in consiglio comunale? Compatto con l’abiura dei consiglieri “ribelli” o con velenosi “strascichi” (scissionisti) che ci potrebbero accompagnare fino alle prossime amministrative di Carrara?

La questione non è di solo “metodo” (basilare in certe vicende), ma di sostanza per un PdL provinciale che dovrebbe interrogarsi se queste vicende non segnalino un necessario “confronto” che all’interno del partito, fino a questo momento, è stato evidentemente carente invece di “sbandierare” un unità e una compattezza che sono solo apparenti.



Dipartimento Politico “Popolo Azzurro”

mercoledì 16 febbraio 2011

Il porto della “discordia”

La vicenda “porto” è al centro del dibattito politico di Massa e Carrara e lo sarà, per i prossimi anni, come tema portante della prossima campagna elettorale per le amministrative; determinanti saranno le scelte che verranno fatte per lo sviluppo del territorio che, mai come in questo momento, avrebbe bisogno di nuove prospettive.

La questione inerisce interessi di tale portata, locale e nazionale, da rendere di difficile soluzione tutte le spinose problematiche che ne conseguono; aspetti che sono stati peraltro evidenziati nella vivace polemica interna al PdL, dove tutti, o quasi, in questi giorni, hanno detto la loro senza far emergere precise valutazioni sull’insediamento del porto turistico e il mantenimento di quello commerciale, con tutti i limiti che ciò comporta.

La forte diminuzione del tonnellaggio, una logistica penalizzata dalla mancanza di un interporto e dall’intermodalità a ridosso dello scalo, il ridimensionamento della metalmeccanica navale e la presenza del vicino porto di Spezia, hanno già decretato il declino della destinazione commerciale e produttiva del porto, così come concepito.

Pertanto, s’impone una precisa riflessione sul “tipo di segmento” che s’intende intercettare con l’ampliamento o la convivenza fra porto turistico e porto commerciale, al fine di evitare di creare un modello “ibrido” che non riesca a sviluppare né turismo, né commercio marittimo.

Niente di più facile in un contesto dove gli “interessi” più svariati convivono con un “fragile” quadro politico amministrativo che potrebbe far prevalere la logica d’insediamenti speculativi e a forte impatto ambientale.

La logica suggerirebbe di evitare di dare ospitalità a mega yacht, a barche a vela, insieme a mercantili e cantieristica navale, perché ciò non garantirebbe una destinazione d’uso del porto calata su di un modello commerciale credibile.

Chi pensa di vedere mega yacht con “facoltosi magnati” alla fonda insieme a mercantili che caricano container e barche a vela sportive, commette un’ errore di “prospettiva” per lo sviluppo del territorio, se intendiamo attrarre nuovo turismo, investimenti e nuove attività ricettive dovremmo “sacrificare” Port Authority e il segmento mercantile a favore di quello diportistico (o viceversa).



Dipartimento Politico "Popolo Azzurro" Carrara

Un programma e tante promesse non mantenute e cittadini "distratti"

Una riflessione politica, a oggi, s’impone di fronte alla desertificazione delle attività produttive ed economiche di questa provincia, da parte di coloro che, da decine di anni, votano per fede indipendentemente da qualsiasi effetto concreto teso alla realizzazione di un “progetto politico” scevro da condizionamenti ideologici.

Un rilancio dei settori economici, a partire dal turismo, con un maggiore attenzione alla conservazione degli arenili in balia, da decenni, di mareggiate distruttive, del patrimonio demaniale che non è in concessione esclusiva dei balneari (come afferma la sinistra da tempo), ma della comunità con le ricadute economiche di un indotto necessario al territorio, oltre ad uno sforzo condiviso da tutte le forze politiche a superare "il muro contro muro" per cercare di attrarre "investimenti" sul territorio con una vera "politica economica" mai perseguita dalle amministrazioni massesi.

Agli operai, invece, poniamo un interrogativo in tema di re industrializzazione.
Si sono resi conto che “la guerra è finita”? Non vorremmo vedere più “giapponesi” su isole (perse) nell’oceano, il progetto di “rivoluzione proletaria” è fallito, da anni; i governi di sinistra (succedutisi alla guida della città), da voi sempre votati, hanno fatto queste scelte che sono sotto gli "occhi" di tutti!
("Noi" avremmo fatto scelte diverse). 

La cronica incapacità amministrativa nel dare attuazione ad un programma che, a poco meno di due anni dal termine del mandato, è rimasto (in gran parte) "una promessa" non mantenuta dell’amministrazione del “fare” arenatasi sulle “secche” di: Massa Servizi, Eaton, scale del castello, ripascimento del arenile, frane “mortali” e monitoraggio del territorio, viabilità, depuratore, ospedale unico, ATO piano dei rifiuti, piano strutturale, PIUSS e sprechi vari, non siamo in campagna elettorale e non chiediamo voti per cambiare il futuro di questo territorio, ma segnaliamo che, di fatto, nessuno dei punti richiamati ha trovato soluzione.

A questo proposito, vorremmo fare una riflessione insieme, domandandoci: chi sono e quali sono stati i personaggi politici che hanno governato questa città negli ultimi 30 anni? Dopo una breve analisi ci renderemo conto che sono sempre stati gli stessi! Hanno cambiato i vestiti, i capelli, il "look"; ma sono sempre gli stessi e sono sempre lì; nonostante i vostri problemi e le vostre preoccupazioni.

Quale misteriosa motivazione, cittadini elettori, Vi spinge ancora a votarli eleggendoli come Vostri  amminsitratori? Non viene in mente a nessuno che, magari, sia necessario cambiare? Di che cosa vi lamentate? Se continuate ad appoggiare queste amministrazioni incapaci di cambiare volto al territorio?

Francesco Sinatti




martedì 15 febbraio 2011

La multisala: una storia “vecchia” 15 anni

Nessuno lo ha ricordato, in questi giorni, ma proposte per l’insediamento “multisala” in zona ex Dalmine arrivarono a metà anni 90 da parte della Warner Bros che intendeva investire nella nostra zona (insieme ad altre aziende come De Tomaso, Merli alte tecnologie, Henraux e Etrusca Fashion).

All’epoca non se ne fece nulla perché c’erano non meglio precisati interessi non convergenti con l’amministrazione Pucci I; oggi, dopo tre lustri, con una situazione occupazionale “disperata”, (allora, non si stava bene, ma non eravamo una repubblica ex comunista), l’amministrazione Pucci III dice “si” al progetto multisala e si palesano forti “frizioni” nella maggioranza che scopre di essere divisa sulla realizzazione.

Molti dubbi e domande vengono alla mente, al punto che attorno a queste iniziative sempre circondate da “cortine fumogene” che spesso celano iniziative poco commendevoli, non si ha mai un riscontro di “metodo” che metta al centro il procedimento con la necessaria condivisione e trasparenza.

Incomprensibile recuperare un progetto vecchio che se non era attuale 15 anni fa, tanto meno lo è adesso; l’amministrazione Pucci III non ha prodotto molto e, quel poco, non è “nuovo”, ma sono vecchie idee “ripescate alla bisogna”.

In zona industriale dovremmo insediare ben altre attività di tipo produttivo (molto più utili e collegate allo sviluppo) che non insediamenti di tipo “ludico” speculativo”, non si è fatto negli anni 90 non ha senso farlo adesso, con una “logica avulsa” da un’idea complessiva di riqualificazione produttiva. Insomma il solito progetto “spot”, ripescato dal passato, per ammannire alla città che si creano “posti di lavoro”: Una “balla” colossale!

Da questa polemica emerge invece tutta la debolezza e la mancanza di idee di una maggioranza disorganica e senza un progetto complessivo di città “nuova” che avrebbe dovuto emergere dal piano strutturale e dal PIUSS, entrambi “azzoppati” da logiche e interessi che nulla hanno a che fare con lo sviluppo della città. Quindi un “NO” secco anche a questa iniziativa da parte del Popolo Azzurro che non ne condivide gli intenti e le modalità di realizzazione.

F.S.

domenica 13 febbraio 2011

Crack” ASL: pronto soccorsi di costa con personale insufficiente

Al 1 gennaio 2011 sono terminati i progetti straordinari della ASL di Massa e la carenza di medici presso il pronto soccorso si fa sentire, la carenza di personale medico presso i punti di pronto soccorso di costa incide soprattutto nelle fasce più critiche: mattino e turno serale dalle 20 alle 24.

Come già evidenziato a settembre, sulle pagine dei quotidiani locali, questa situazione mette definitivamente in crisi un sistema già “fragile” nei suoi equilibri sbilanciando il servizio verso un cronico allungamento dei tempi di attesa, puntualmente, presi di mira dalle critiche dei cittadini e dai quotidiani durante l’attività di routine sui codici meno urgenti (verdi, azzurri e bianchi) e, in particolare, per gli interventi a maggior criticità, cioè: codici rossi e gialli.

Questa situazione si aggrava, in particolare, la sera divenendo drammatica la notte, durante la quale, i pazienti che necessitassero di interventi d’urgenza potrebbero essere a “rischio” presso i presidi di costa.

A oggi, a poco meno di un mese dall’inizio del 2011, con il commissario straordinario all’opera per il risanamento del bilancio della ASL, nessuno sa con certezza quando i punti di pronto soccorso potranno rientrare nell’ambito della “normale” gestione delle unità d’emergenza.
Attualmente il personale medico preposto è cronicamente insufficiente, cosa accadrà dopo la cura di risanamento del bilancio della ASL? Quante unità di “pronto” dovranno “scoppiare” prima che qualcuno si occupi concretamente di risolvere il problema?

Le responsabilità e i carichi di lavoro dei medici di “pronto” sono sempre gli stessi, ma l’incolumità dei pazienti e del personale, oggi, sono a rischio.


F.S.

Una “telefonata” a Tremonti

Ci aveva creduto anche Tremonti che la sanità Toscana fosse un “eccellenza” a livello nazionale, ma i 300 ml/€ di buco in bilancio della ASL n°1 Massa Carrara ci hanno riportato, improvvisamente, alla cruda realtà. Vertici regionali, collegio dei sindaci, società di revisione, dirigenza ed ente locale, “potevano non sapere“?

Solo il direttore pro tempore della ASL si è dimesso ed è iscritto nel registro degli indagati insieme al direttore amministrativo. Gli altri? Nulla! Nessuna novità, salvo l’insediamento del commissario, tutto resta come prima, in attesa che la magistratura faccia “chiarezza” sulla vicenda.

Intanto, però, cominciano ad allungarsi le liste di attesa, il personale ospedaliero è in agitazione, per le mancate assunzione di personale infermieristico e medico (assunti 70 amministrativi a Giugno), si comincia a “stringere” sulle prestazioni e s’intuisce che a ripianare il “buco” saranno i contribuenti toscani e i cittadini massesi rinunciando a prestazioni e servizi.

Da più parti giungono le richieste di dimissioni del Presidente della Regione (speriamo non solo le sue) mentre cominciano a spuntare “inquietanti” registrazioni telefoniche intercorse fra i vertici della Nostra amministrazione e il presidente della regione.

La Toscana è stata amministrata per 50 anni da amministrazioni di “sinistra”, pertanto, cosa potrà essere accaduto ai bilanci delle altre ASL regionali (legittimo dubbio)? Pensiamo veramente che con siffatto “sistema paese” riusciremo a rendere efficienti i nostri servizi ad agganciare la ripresa difendendoci nella competizione economica internazionale (anche detta) “globalizzazione”?

Piaccia a Tremonti, dopo il viaggio al Sud con le ferrovie e sulla “Salerno Reggio Calabria”, far visita in “democratica terra Apuana” per rendersi conto che “La Sanità Toscana” (13.000 mld vecchie £ di trasferimenti governativi l’anno) necessita di immediati interventi di “risanamento”!

F. S.








sabato 12 febbraio 2011

Libera manifestazione del pensiero & diritto di replica puntualmente negati al "Popolo Azzurro"




Massa, li 22 febbraio 2011

 

Anche oggi, come il 17 giugno, 28 novembre e il 7 dicembre  2010, abbiamo subito la discriminazione per il diritto di d'informazione replica e siamo, ormai, certi che la redazione della Nazione Massa “non ci può vedere" e puntualmente ci nega spazio e diritto di replica commettendo una gravissima violazione del diritto di corretta informazione dei cittadini violando, puntualmente, il dettato costituzionale dell'art. 21.

Nonostante le Nostre vibrate proteste, anche alla redazione regionale del quotidiano, non abbiamo avuto nessun ravvedimento operoso e constatiamo che, anche se, ".... la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure", la redazione della Nazione a Massa esercita questa censura preventiva ogni qualvolta si presenti un articolo, un comunicato stampa o una replica del "Popolo Azzurro".

Ribadiremo questi concetti in una prossima apparizione TV e l'opinione pubblica deve sapere che faremo in modo d'informare gli organi all'uopo preposti e il garante per l'editoria di quanto sta accadendo in "democratica" terra Apuana.



Egr. Direttore Regionale della testata “La Nazione” Mascambruno,

Le scrivo per informarLa che nonostante abbia segnalato ripetute e reiterate violazioni del “libero diritto di manifestazione di pensiero e parola”, come sancito dall’art. 21 della carta costituzionale, la Vostra redazione massese si è ben guardata dal garantire al “Popolo Azzurro” (formazione politica “forzista” nel PdL) il diritto di replica e corretta informazione rispetto alle vicende ultime scorse.

Questo atteggiamento dura ormai da tempo nell’ambito della redazione locale, come ho avuto modo di segnalarLe in più di una volta, ed in ogni occasione, non solo, i nostri articoli di replica non sono stati presi in considerazione e pubblicati a tutela del contraddittorio e del libero dibattito democratico, ma siamo stati ulteriormente “intimiditi” e minacciati di non veder pubblicati i nostri futuri scritti

Tutto ciò essendo evidentemente contrario al diritto di cronaca e “corretta informazione” mi obbliga a segnarLe, nuovamente, questa “anomalia” negli atteggiamenti della redazione di Massa che la espone ad eventuali richiami del garante per l’editoria.

Per evitare di dover giungere a questo tipo di richiami la prego di voler intervenire in merito a questa vicenda che ci vede sottoposti ad una ingiusta esclusione dalla Vostra testata e dal diritto di essere “correttamente” pubblicati attraverso comunicati stampa e articoli che fanno parte a pieno titolo del dibattito politico della città.

La prego di voler prendere in considerazione quanto appena scritto a più ampia tutela della professionalità dei Vostri giornalisti e dell’art. 21 della nostra Costituzione che in città sembra essere sottoposto ad una “censura” preventiva degna di altri regimi.



Dipartimento politico “Popolo Azzurro”





Ultim'ora "crack" ASL: Una telefonata "inquietante" Pucci - Rossi


giovedì 10 febbraio 2011

Il “Popolo Azzurro” scende in campo


Il “Popolo Azzurro” scende in campo, non per ribadire la proposta di alleanza con il PD tutta da verificare e concordare, ma per avere il contatto libero e diretto con il cittadino.

In queste occasioni la formazione del “Popolo Azzurro” si confronterà con opinioni, problemi e necessità della gente che rappresenteranno le istanze programmatiche elettorali della primavera del 2013 (amministrative a Massa).

Il “Popolo Azzurro” ritiene questa proposta “infallibile” con l’obiettivo dichiarato di non far festeggiare il “ventennio” all’amministrazione Pucci; a questo scopo, utilizzerà tutti gli spazi possibili (anche quelli del Comune) per incontrare e discutere con il popolo massese in queste occasioni e nei punti d’incontro (gazebi) sparsi per la città di Massa.
"La profezia di Sandro"



Dipartimento politico “Popolo Azzurro”


per informazioni: 

mercoledì 9 febbraio 2011

La Lega appoggia (forse) Pucci IV e la XXVIII Aprile?


Il "Popolo Azzurro" prende atto delle posizioni della segreteria comunale della Lega  meravigliandosi di come abbia fatto il partito a "sopravvivere" alle ultime amministrative a Massa, con tale dirigenza, "tanto di capello" all'organizzazione del partito nazionale, ma a livello comunale non ci siamo proprio!!!!

Il “Popolo Azzurro” ha lanciato - a tutte le forze politiche responsabili e disponibili - una proposta di alleanza “alla luce del sole con chiarezza e senza giri di parole” per battere la sinistra e scongiurare, sin da subito, l’ipotesi di una “drammatica candidatura” Pucci IV nel 2013.

Dunque, non si capisce a che titolo il coordinatore comunale ci accusi di portare avanti “la politica dell’inciucio e, non meglio precisati, patti con il diavolo”, a cosa allude, inoltre, il coordinatore quando parla di “poltrone e piccoli e insignificanti centri di potere?".

Il “Popolo Azzurro” non vanta nessun esponente con incarichi retribuiti e/o in particolari posizione di privilegio contrariamente a quanto accade allo stesso A. Barabotti (si vocifera di un icarico da un paio di migliaia di euro/€), tuttavia, i risultati conseguiti da quest’ultimo e dalla lista della Lega avrebbero dovuto far riflettere, l’ex candidato a sindaco e la dirigenza del partito, suggerendo un radicale cambiamento di linea politica, a Massa, dati i risultati ottenuti.

Ma ci rendiamo conto, con sorpresa, che “i modesti” consensi nella tornata del 2008, non hanno aiutato la Lega a riflettere più approfonditamente sul proprio “lapalissiano” insuccesso di consensi in città (si commenta da solo il risultato, appena sopra 1%) superati, non di poco, anche da una lista civica approntata "in fretta e furia" dai Grilli massesi.

Di solito, non “spariamo” sulla Croce Rossa, confrontandoci con ben altri “calibri”, ma l’arroganza dei toni del comunicato ci costringe a sottolineare che l’impegno della Lega, a Massa, e assolutamente “irrilevante” - per non dire inesistente - per quanto attiene al dibattito politico locale non siamo a conoscenza di alcuna proposta politica costruttiva, salvo il fatto, di aver posto immediatamente la pregiudiziale sul candidato sindaco del centro destra a Montignoso.

Suggeriamo prudenza al giovane Barabotti che con toni “arroganti”, a tratti, insultanti nel comunicato (forse mal consigliato), ci fa intendere che la Lega, a Montignoso, Carrara e Massa, abbia cominciato la campagna elettorale senza valutare che potrebbe doversi presentare in “splendida solitudine” con prospettive elettorali che non la vedono sicuramente favorita (Villafranca, docet). Occhio! a sbattere “le porte” con troppa forza...



Dipartimento politico “Popolo Azzurro”
Francesco Sinatti

martedì 8 febbraio 2011

Un programma e una giunta nuova per la città di Massa

Il "Popolo Azzurro" si rivolge in modo esplicito a PdL, Lega, FLi, è venuto il momento di presentare le nostre idee in modo più omogeneo proponendo un alleanza programmatica - su contenuti innovativi - al partito più rappresentativo della città: il PD, che "soffre" la convivenza con gli ex comunisti della SEL, nella sua componente più moderata e centrista.

Su questo tema il "Popolo Azzurro" si fa promotore, sin da ora, di una serie d'incontri per poter presentare in modo più dettagliato e puntuale il programma politico per le prossime amministrative del 2013 in tutte le sedi e negli organi d'informazione che ci vorranno ospitare.

Tale prospettiva rappresenta un obiettivo ambizioso e prestigioso per la città di Massa che potrebbe sostituire con notevoli possibilità di successo l'attuale giunta di sinistra con una giunta più equilibrata e rappresentativa delle opinioni dei cittadini con "il meglio" della politica in essere oggi.

A questo proposito, il "Popolo Azzurro" si farà promotore di una consultazione (con raccolta firme in gazebi sparsi per la città) per poter testare il consenso che riscuote la proposta di un alleanza tra le forze di centro destra e il PD - più moderato - presso i cittadini di Massa.



Dipartimento politico "Popolo Azzurro"

domenica 6 febbraio 2011

"Popolo Azzurro" all'attacco contro la giunta "comunista"

L'attività di contrasto esercitata dal PD in consiglio, in questi due anni, è stata fittizia, intempestiva, insufficiente e, soprattutto, incapace di evidenziare i motivi che giustificano il permanere del partito all'opposizione; dall'altra parte nel PdL non si è manifestata una particolare attività, a parte, iniziative personali di Corrado Amorese.

A seguito delle recenti polemiche in giunta si vocifera di forti contrasti interni con la componente SEL, che in passato avevamo avuto modo di sottolineare come "incongruenze di coaliazione" che hanno, poi, partorito una sequela di disastri amministrativi ascrivibili alla maggioranza: Massa Servizi, Eaton, scale del castello, ripascimento, frane “mortali” e territorio, viabilità, depuratore, ospedale unico, ATO piano dei rifiuti, piano strutturale PIUSS e sprechi vari

Alla luce di questa inconsistenza e scarsa unità politica non si riesce proprio a capire che cosa la giunta possa riuscire a fare in questi ultimi anni di consiliatura, per questo motivo il "Popolo Azzurro" intende proporre a PD e PdL un percorso di "rieducazione psicopolitica e di mandato" che riconduca nell'alveo della volontà elettorale queste componenti collocate, distintamente, all'opposizione della XXVIII Aprile nel 2008.

Il "Popolo Azzurro" si dichiara, sin da ora, contro la ventilata ipotesi di un Pucci IV alleandosi con chiunque sia contro questa restaurazione (dal PdL, alla Lega, al Fli fino alla componente del PD che condivida queste posizioni), anzichè manifestare formalmente un insufficiente contrasto le due sole forze d'opposizione rimaste in consiglio (PD e PdL) dovrebbero unire le rispettive "forze" politiche in prospettiva 2013 per battere sul nascere l'ipotesi di un Pucci IV.

Perchè non provare una "nuova formula" fra forze omogenee per respingere definitivamente il "vecchio che avanza"?

La proposta del Popolo Azzurro può essere vincente sia a Montignoso, sia per le prossime scadenze a Carrara e, più ancora, a Massa, dove si potrebbe assistere a un governo di "sanità pubblica" che veda coalizzate in una "santa alleanza" la componente moderata del PD e tutte le forze di centro destra.

Svegliatevi! Unite la vostra attività di opposizione per costruire una "proposta politica nuova" per la città, più vicina alle aspettative, alle necessità e alle speranze dei cittadini.


Dipartimento Politico "Popolo Azzurro"
Francesco Sinatti

sabato 5 febbraio 2011

Consiglieri “incompatibili” a sostegno della giunta Pucci

Il prolungamento delle indagini proposto dal PdL, “…stante la delicatezza degli aspetti da valutare…”, sull’operato di Massa Servizi potrebbe dare una svolta decisiva ai risultati della commissione d’inchiesta creando le condizioni per accertare, con più precisione, il numero degli “incompatibili” nell’ambito del consiglio comunale.

Attualmente gli “incompatibili” sono solo due, entrambi colpiti da “rinvio a giudizio” per reati contro la Pubblica Amministrazione, anche se per loro vale la presunzione d’innocenza fino a sentenza passata in giudicato, restano, allo stato di fatto, comunque “incompatibili” ex art. 63 TUEL.

Se il prolungamento delle indagini dovesse ritenere gli atti di rinnovo della convenzione a Massa Servizi viziati “ab origine”, quindi approvati in mancanza dei requisiti necessari per essere “votati” in consiglio comunale, l’attuale maggioranza si scoprirebbe, a sorpresa, sostenuta da un gruppo trasversale composto da consiglieri di entrambe gli schieramenti (di sinistra e qualcuno di centro destra con alcuni non eletti) tutti “incompatibili” con il loro incarico.

Qualora la commissione accertasse questa circostanza il risultato sarebbe quello di avere una “giunta” sostenuta dal nutrito gruppo d’ “incompatibili” (11-12 unità), le responsabilità di questi consiglieri che votarono il rinnovo sono, da noi, state escluse a priori perché l’atto era “irricevibile”, tuttavia resta il fatto che la materia trattata è “delicata e particolarmente scivolosa” al punto che la commissione d’inchiesta potrebbe colpire, con questo supplemento d’indagini, la legittimità dell’attuale maggioranza.

In definitiva, il costituendo “neo” gruppo consiliare degli “incompatibili”, potrebbe risultare decisivo per il futuro della città, dando, finalmente, una svolta imprevedibile alla “statica politica” della giunta Pucci, molto attenta a portare avanti la “politica del non fare”, ma miope sui problemi dei cittadini. Grazie PdL!!!

Francesco Sinatti