venerdì 27 aprile 2012

Reperti “spazzatura” e un eco mostro chiamato Comune

Ho atteso che il sindaco si esprimesse sulla sorte dei “reperti archelogici” ritrovati in P.za Mercurio e Aranci per commentare l’ansia d’interramento delle vestigia antiche della città.

L’ignoranza e la trascuratezza stanno “sventrando” la città, da almeno 50 anni, ed è cosi che si sono ricavate delle case popolari dentro alle mura storiche della città, si è abbandonato al degrado e alla razzia Villa Massoni e il castello Malaspina e non si ha, quasi, più memoria delle facciate affrescate dei palazzi che rendevano Massa, la Massa “picta”, di Albericiana memoria (salvo due o tre palazzi in centro storico).

Tutto ciò è accaduto nell’assoluta indifferenza e nell’abusivismo dilagante, al punto da far riscontrare sul territorio massese 9.000 case “fantasma” (fotogrammetria aerea), da sempre le amministrazioni sono più interessate alle cubature che si possono ricavare con i piani strutturali e ai loro volumi edificatori che al recupero e alla salvaguardia della città per, ovvi, motivi di consenso elettorale.

Questa amministrazione non fa eccezione, mentre propone una “surreale scala” verso un castello vuoto, fa “finta” di non sapere che cosa c’e sotto alle due piazze e, come al solito, il sindaco gioca una partita “ambigua”, fra la necessità di continuare a pieno ritmo i lavori e un ondata di “sdegno” cittadino per gli interramenti dei reperti, cercando di chiudere la vicenda con la massima rapidità.

Così, appena i reperti (si conosceva la presenza sotto la pavimentazione) sono “spuntati” alla luce del sole, sono diventati un “ingombro” ed un problema sulla “time table” dei lavori che corrono il concreto rischio di mancare l’appuntamento elettorale, quindi “interriamo la memoria, la storia e la cultura” della città insieme ai reperti che potrebbero far venire in mente a qualcuno di ricordarci da “dove veniamo e chi siamo”.

Le civiltà insediate in zona ci farebbero capire quanto la città sia “regredita” lasciando, dietro di se, un patrimonio di cemento e macerie che fanno da “skyline” ad una città che ha perso tutto il fascino che irradiava dalle stampe del 700; altro che Via Francigena, Palazzo Bourdillon e Guglielmi, bisognerebbe cominciare ad “abbattere” quell’eco mostro di cemento e granito chiamato Comune di Massa, perché della Nostra Memoria non “rimanga” solo la medaglia d’oro alla Resistenza e dopo, costei, il Diluvio!

Popolo Azzurro
Francesco Sinatti















martedì 24 aprile 2012

FLi: L’Onorevole Baldassarri alla Port Authority


Appuntamento con l’On. Baldassarri (FLi) intervenuto, ieri, alla Port Authority di Marina di Carrara, alle 17.30, per sostenere il candidato a sindaco Nicola Franzoni alle imminenti amministrative.

L’Onorevole ha tratteggiato la situazione economica nazionale sottolineando lo stato dell’arte delle misure prese dal governo Monti che hanno fortemente inasprito la pressione fiscale (IMU, aliquote varie etc.), senza, per il momento, incidere sulla spesa pubblica improduttiva, sull’evasione e corruzione, che rappresentano i principali capitoli sui quali recuperare risorse per il paese che ha di fronte due anni di “pericolosa recessione”, prima di poter recuperare il potere d’acquisto del 2007, solo, nel 2016.

Una disamina approfondita dei “provvedimenti urgenti” e delle riforme che nei prossimi due mesi dovranno cercare d’invertire il negativo “trend” della situazione economica italiana che resta sotto la minaccia di “spread”, del mancato credito delle banche e di un agenda di politica economica di “rigore” dettata dalla Germania per evitare un “autunno caldo” con altri 500.000 disoccupati

In seconda battuta, ha analizzato i motivi dell’impoverimento della città di Carrara che si è trasformata, nei decenni, da città “medio ricca a città medio povera”, non avendo saputo (o voluto), con le proprie amministrazioni, mettere a disposizione della comunità il grande patrimonio lapideo rappresentato dal “marmo bianco”, che oggi, viene esportato in blocchi che lasciano i  9/10 del valore del materiale “lavorato” alle economie di altri paesi e non a Carrara.

L’Onorevole ha, poi, ricordato la coraggiosa iniziativa di denuncia (anche in Procura) del candidato Franzoni sull’evasione fiscale legata al settore ed il mancato regolamento degli agri marmiferi e delle concessioni che, dal regio decreto, non hanno, trovato, ancora, disciplina giuridica che permetta di rinnovarle a gara d’asta rinnovando l’invito a votare il candidato Franzoni per mettere fine, definitivamente, a questo “scandalo” che impoverisce la città e arricchisce i “soliti noti”.


Popolo Azzurro
Francesco Sinatti




sabato 21 aprile 2012

Un “Onorevole gattorpardo”

Da sempre, si dibatte sul finanziamento pubblico ai partiti, ma il presunto taglio all’ultima tranche da 100 milioni, che dovrebbero incassare a breve, ha, di nuovo, acceso la fantasia dei media, e non solo, su uno scandalo “vecchio” come la Repubblica Italiana, dopo due referendum perfettamente “aggirati” dalla normativa sul rimborso ai partiti, si discute, ancora, su una questione che è venuta al biasimo delle cronache per la raffica di tesorieri coinvolti in “distrazione” di denaro pubblico.

Come poteva mancare, a commento della vicenda, il “pistolotto moralista” dell’Onorevole di turno che, da almeno cinque lustri, è esponente di primo piano di partiti che hanno beneficiato, e beneficiano, a piene mani del finanziamento pubblico ai partiti? L’On. Fabio Evangelisti ha pensato bene di fare “l’indignato speciale” scandalizzandosi per l’imminente erogazione dei 100 ml/€ di rimborso elettorale.

Una “dura” reprimenda nei confronti del “Palazzo” e di ABC (Alfano, Bersani & Casini) con la denuncia “di un accordicchio melmoso e fraudolento” fra i partiti che sostengono l’attuale governo Monti.

Stupefacente, però, che l’Onorevole si accorga solo adesso della “nefasta prassi” del finanziamento pubblico di cui ha beneficiato (e beneficia) l’IDV (anche) e, precedentemente, DS e Pci, nei quali Evangelisti ha militato “senza accorgersi” che il finanziamento pubblico era alla base della loro sopravvivenza; infine, autolesionista la citazione della “storica” inchiesta di “mani pulite” e dei  protagonisti: Chiesa, Forlani, Craxi, Citaristi, dimenticandosi di aggiungere “il compagno G”, Primo Greganti, tesoriere degli allora DS, Vi fu coinvolto a pieno titolo. La “Storia” non è mai uguale per TUTTI in questo paese.

”Cronometrica” la raccolta di firme per una legge d’iniziativa popolare (& referendum) per l’abolizione del finanziamento pubblico con le amministrative di Carrara & Massa e nazionali imminenti. Che dire? I “gattopardi” non sono in via di estinzione fra i politici italiani possibile che l’On. Evangelisti si sia scoperto, solo adesso, “cacciatore d’infidi trasformisti” che da sempre si mimetizzano nei palazzi del potere? Chissà…?

Resta il fatto che l’IDV di Massa e Carrara, sull’insediamento del Nuovo Pignone in V.le Zaccagna, ha una linea che non “brilla per chiarezza e determinazione” nell’opposizione all’eco-mostro (a due passi dal Water Front). Non sarà che “il gattopardismo” si sia insinuato nel partito dell’Onorevole senza che Lui lo sappia?


Popolo Azzurro
Francesco Sinatti







giovedì 12 aprile 2012

Una trappola per Zubbani

La scorsa settimana ho profilato un ipotesi suggestiva per gli esiti delle amministrative di Carrara e con questo articolo dettaglierò meglio gli scenari possibili e i soggetti coinvolti.

L’interrogativo che Vi pongo, oggi, è come ha fatto Zubbani a vincere le primarie 2007 contro un avversario interno alla coalizione che aveva molte più possibilità di successo dell’attuale sindaco di Carrara. Chi appoggiò il candidato “anomalo” Zubbani? Quale forza politica s’inserì, in quel contesto, in modo cosi decisivo e spiazzante da determinare l’esito di quelle primarie neutralizzando il candidato della sinistra che era certo di uscirne vincitore?

La stretta amicizia fra il sindaco e il plenipotenziario ex Forza Italia (M. Giromella) potrebbe spiegare questo passaggio anomalo che non fu apprezzato dal popolo di sinistra che sostiene, “ob torto collo”, l’attuale maggioranza e spiegherebbe “tutti i mal di pancia” susseguitisi nei confronti di Zubbani, fino ad oggi.

Quindi è perfettamente legittimo che “quel popolo di sinistra” voglia, oggi, pareggiare i conti con un candidato che non condivide, e non condivideva allora; conseguentemente, quale potrebbe essere un candidato a sindaco compatibile con l’ipotesi di, eventuale, voto disgiunto che potrebbe impedire a Zubbani di passare al primo turno? Semplice, basta selezionare i candidati a sindaco delle varie liste:

  • Franzoni (Fli)                                  fuori discussione
  • Liquidara (PdL)                              un ipotesi surreale
  • Vatteroni (Lista civica)                 manca lo spessore politico
  • Micheloni (Identità Toscana)     nemmeno a pensarci
  • Musetti (La Destra)                      non pervenuto
  • Beniamè (IDV)                              molto probabile



Sul candidato IDV nutro diversi sospetti, specie, per la notevole rappresentatività che riscuote nel “think tank” la fabbrica delle sinistra, tanto da far pensare che potrebbe essere proprio Lei l’anello di congiunzione ed il candidato da indicare, nell’eventuale, voto disgiunto per far eleggere Zubbani al primo turno , con uno scarto minimo, oppure mandarlo al ballottaggio.

Se questo scenario fosse credibile le motivazioni sarebbero da rintracciare nella volontà politica di uno Zubbani Bis eletto con una risicata maggioranza (al ballottaggio), quindi debole, che verrebbe, poi, puntualmente battuta in consiglio comunale su tutti i grandi temi che riguardano Carrara e, nel contempo, “spianando” la strada al suo successore eliminando, il Cesare, alle “idi di Marzo".


Popolo Azzurro
Francesco Sinatti




domenica 8 aprile 2012

La nebulosa RR

Nella vicenda CERMEC è attorno allo stabilimento di bricchettaggio RR che si addensano ancora ombre e numerosi interrogativi che non hanno trovato ancora una risposta.

Nata nel 2003, da una compartecipazione fra CERMEC e socio privato DELCA, RR, fu costituita con finanziamenti in parte comunitari e in parte da banche, “l’innovativo stabilimento” dovrebbe sviluppare una nuova linea di riciclaggio dei rifiuti derivati dalla plastica, e altri materiali ad alto potere calorico, per poi essere rivenduti come combustibile industriale, ma l’idea abortisce quasi subito, per motivi sia tecnici che economici, e la nuova linea di bricchettaggio non “decolla” rimanendo ramo “morto” di CERMEC fino al 2010, quando si tenta di riproporre commercialmente il combustibile CQR3, senza successo, ultimo tentativo di un idea nata “storta”.

Il concordato di CERMEC mette in ombra le vicende della compartecipata RR fino all’asta del maggio del 2011 nella quale vengono messi all’incanto, e aggiudicati ad una ditta di Varese, parte dei macchinari che giacciono inutilizzati nello stabilimento.

La settimana seguente lo stabilimento, dove sono conservati documenti e macchinari, viene devastato da un “cronometrico” incendio che danneggia il capannone carbonizzando documenti e parte della struttura, da ciò i primi interrogativi legati alla dolosità dell’incendio. Chi poteva avere interesse ad incendiare il capannone? A che scopo? Che cosa si voleva distruggere esattamente nel rogo?

Dopo l’incendio, sigilli e sequestro del capannone, con il suo contenuto, sono un atto dovuto, da quel momento, si apre un inchiesta. Tutto tace fino alla fine di marzo u. s., quando si presentano i titolari della Montalbetti S.p.a, ditta aggiudicataria, dei macchinari che intenderebbero provvedere al recupero del lotto aggiudicato, ma le amministrazioni di Massa e Carrara si oppongono e ne impediscono la rimozione dichiarando di voler rientrare in possesso, in futuro, dei macchinari aggiudicati all’asta.

A che scopo le amministrazioni intendono rientrare in possesso dei macchinari? I risultati antieconomici della produzione industriale di CQR3 non ne giustificano il riacquisto. Che senso avrebbe ricomprarli con ulteriore impiego di risorse finanziarie, dopo aver già messo a concordato 21 ml € da restituire in cinque anni?




Francesco Sinatti

giovedì 5 aprile 2012

Zubbani nella “tenaglia” fra PD e Fli di Franzoni

Cosa succede in città?

Prendendo spunto dalle parole della famosa canzone di Vasco Rossi ci chiediamo cosa stia accadendo negli ambienti politici Carraresi.

C’è una frammentazione incredibile che sembra un tutti contro tutti, ma dalla spettrografia dei movimenti della politica potrebbero emergere delle clamorose alleanze, più o meno tacite, che potrebbero portare ad ulteriori frammentazioni, ma anche ad impensabili ricompattamenti.

Per essere più chiari, osservando le mosse del PD, rileviamo che al più corposo schieramento di centro-sinistra non sarebbe sgradito un voto disgiunto, laddove non sia addirittura proposto e caldeggiato, a conferma di ciò, basta rifarsi ai manifesti elettorali.

Che fine ha fatto la magica frase “per Zubbani candidato sindaco” che alle precedenti amministrative campeggiava su qualsiasi manifesto, pieghevole, santino oltre a rappresentare il tormentone di qualsiasi comizio? Sparita! Dissolta!

Se poi a questa evidenza aggiungiamo i “si dice” che si mormorano in città che si riferiscono a fratture interne all’asse Mussi - Vannucci, ecco che improvvisamente prende corpo un ipotesi, non di mera fantapolitica, cioè a dire un potenziale accordo (finale) tra PD - IDV (foto di Vasto docet), così come sarebbe nella normale dialettica politica considerando che in Italia l’unica eccezione, a questa alleanza, è rappresentata da Lucca e da Carrara.

Anomalie sulle quali la segreteria del PD di Roma ha chiuso un occhio finché si è garantito un assetto di governo inossidabile, ma che, attualmente, comincia a rappresentare un pericoloso bubbone dal momento in cui si dovesse delineare una clamorosa debacle elettorale.

Per questo motivo è sensato pensare che Zubbani, anche se tardivamente, si lanci in un tentativo di rinforzare Carrara Futura, schieramento che comprende i suoi pretoriani di Carraravive e un gruppo di fedelissimi, a tutti i costi, che il sindaco uscente ha quasi ignorato per i cinque anni del suo mandato, insieme ai quali, adesso, uno Zubbani preso d’assedio, cerca di creare la propria roccaforte.

A questo punto la riconferma di Zubbani a sindaco ha due grossi avversari: il potenziale schieramento PD – IDV ed il FLI di Franzoni, quest’ultimo con la sua campagna elettorale aggressiva, sta mettendo in difficoltà uno Zubbani che, fino ad ora, non aveva mai trovato sulla sua strada un vero oppositore.





Popolo Azzurro
Francesco Sinatti