domenica 8 aprile 2012

La nebulosa RR

Nella vicenda CERMEC è attorno allo stabilimento di bricchettaggio RR che si addensano ancora ombre e numerosi interrogativi che non hanno trovato ancora una risposta.

Nata nel 2003, da una compartecipazione fra CERMEC e socio privato DELCA, RR, fu costituita con finanziamenti in parte comunitari e in parte da banche, “l’innovativo stabilimento” dovrebbe sviluppare una nuova linea di riciclaggio dei rifiuti derivati dalla plastica, e altri materiali ad alto potere calorico, per poi essere rivenduti come combustibile industriale, ma l’idea abortisce quasi subito, per motivi sia tecnici che economici, e la nuova linea di bricchettaggio non “decolla” rimanendo ramo “morto” di CERMEC fino al 2010, quando si tenta di riproporre commercialmente il combustibile CQR3, senza successo, ultimo tentativo di un idea nata “storta”.

Il concordato di CERMEC mette in ombra le vicende della compartecipata RR fino all’asta del maggio del 2011 nella quale vengono messi all’incanto, e aggiudicati ad una ditta di Varese, parte dei macchinari che giacciono inutilizzati nello stabilimento.

La settimana seguente lo stabilimento, dove sono conservati documenti e macchinari, viene devastato da un “cronometrico” incendio che danneggia il capannone carbonizzando documenti e parte della struttura, da ciò i primi interrogativi legati alla dolosità dell’incendio. Chi poteva avere interesse ad incendiare il capannone? A che scopo? Che cosa si voleva distruggere esattamente nel rogo?

Dopo l’incendio, sigilli e sequestro del capannone, con il suo contenuto, sono un atto dovuto, da quel momento, si apre un inchiesta. Tutto tace fino alla fine di marzo u. s., quando si presentano i titolari della Montalbetti S.p.a, ditta aggiudicataria, dei macchinari che intenderebbero provvedere al recupero del lotto aggiudicato, ma le amministrazioni di Massa e Carrara si oppongono e ne impediscono la rimozione dichiarando di voler rientrare in possesso, in futuro, dei macchinari aggiudicati all’asta.

A che scopo le amministrazioni intendono rientrare in possesso dei macchinari? I risultati antieconomici della produzione industriale di CQR3 non ne giustificano il riacquisto. Che senso avrebbe ricomprarli con ulteriore impiego di risorse finanziarie, dopo aver già messo a concordato 21 ml € da restituire in cinque anni?




Francesco Sinatti

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