domenica 17 marzo 2024

LA CRISI SANITARIA & IL CORONAVIRUS (17 maggio 2020)

Il mito della sanità italiana (fra le prime al mondo) ha definitivamente mostrato la propria vacua retorica da regime, come Mussolini si dichiarava pronto alla guerra totale con un esercito poco più che risorgimentale (con sagome di carri armati di legno), così la tanto decantata sanità italiana (per la quale stanziamo la cifra iperbolica di 115 mld/anno) ha mostrato in pochi giorni la "tela" di cui è fatta. Manca tutto! Dai presidi sanitari basilari come le mascherine per il personale medico, ai respiratori per la ventilazione dei pazienti, financo i 5000 posti letto di rianimazione sono pochi, paragonati ai 25.000 della Germania e i 20.000 della Francia. Spendere, spendere, spendere! Ma cosa abbiamo fatto fino ad oggi? Dove sono finiti tutti i miliardi di euro stanziati per la sanità nazionale? Il dramma del contagio, le sue statistiche giornaliere, rendono più palpabile e ben più esteso, quello che all'inizio sembrava "poco più che un influenza", e ci danno un idea più chiara del grado di impreparazione nazionale (e continentale) ad un evento epidemico epocale che farà piazza pulita di un modo di vivere e di molte "balle" (nazionali ed EU) su tutti i fronti. EUROPA? IN ORDINE SPARSO Ma peggio dell'Italia, se era possibile, se la passa l'Europa che ha definitivamente sancito il suo più plastico fallimento, con un "avanti tutti in ordine sparso", favorendo il dilagare della pandemia in tutto il continente. L'ultima mazzata all'Unione è arrivata dal fronte della totale mancanza di strategia degli eurocrati di Bruxelles, solo un balbettare confuso e senza senso, nessun protocollo condiviso a ventisette, ma soprattutto nessuna misura di prenvenzione in Francia, Germania e Spagna considerate nazioni appartenenti ad un altro continente in piena epidemia! Una figura di "merda", non trovo parole migliori, per definire il "laissez faire" degno del peggior liberismo che si poteva attuare nella sfera della salute pubblica. Dopo tutte le dimostrazioni di assordante assenza, platealmente culminate a reti unificate nelle parole della neo presidente BCE Lagarde, in piena "crisi finanziaria da pandemia", le istituzioni europee non battono ciglio di fronte alla loro improvvisa "evaporazione" surclassate da un virus. Al rientro dalla quarantena saranno spazzate via definitivamente dalla loro evidente improntitudine? Chi si fiderà ancora di Dombrowski, Lagarde e Von Der Layen, alla fine del contagio morboso che avrà ridotto l'economia continentale ad una ammasso di macerie? A casa mia si direbbe: "ma avete ancora la faccia a C... di parlare? Dopo tutto questo?" UN ITALEXIT INVOLONTARIA L'Italia si attrezzi con strumenti autarchici da "ventennio" perché, mentre i "nostri media" parlavano di risorgente fascismo e "resistenza" (a cosa?), ci siamo "dimenticati" che le mascherine per il virus non si fabbricano e non si trovano sul territorio nazionale! Incredibile a dirsi, i paesi che ce le avevano vendute le hanno bloccate alle frontiere di Schengen, ultimo baluardo dell'unione caduto sotto i colpi del più becero "sovranismo" di matrice europea. Mentre Tv e talk show nazionali ne sciorinano i bollettini e ne suonano la gran cassa, nessun parla di un Europa, cosi concepita, come la peggior dittatura dopo l'avvento di Hitler e Stalin! Sarà forse la pandemia, con i suoi morti, a farci riaprire gli occhi? Chissà .. Oggi, non circolano nemmeno le merci nella "democraticissima" Europa, culla della Storia del mondo, mostrando, in questa circostanza, tutto l'egoismo "leviatanico" in un crescendo d'inaudita ferocia, alla "homo hominis lupus", che nemmeno Hobbes, nelle sue migliori intuizioni, sarebbe riuscito ad immaginare nel ventunesimo secolo, facendo cosi passare la Cina come campione d'eccellenza sanitaria, dopo essere stata l'untore mondiale del virus!