domenica 4 dicembre 2011

Porto, Nuovo Pignone e “Water front”

Infuriano le polemiche sull’insediamento del Nuovo Pignone che, da qualche mese, sta innalzando “moduli” alti 30 metri nei pressi del “water front” di Carrara, proprio a ridosso della zona che avrebbe dovuto vederne il rilancio partendo dalla rivisitazione del porto da commerciale a turistico ricettivo.

Conferenze di servizi, paginate di quotidiani locali, comunicati delle amministrazioni di Massa e Carrara, avevano fatto pensare che, nonostante si fosse perso molto tempo, questa volta i comuni delle due città, gli enti intermedi, la regione e il ministero, avessero trovato la “quadra”.

Invece, mentre ogni giorno la stampa presentava un modello di porto diverso, i nostri amministratori tramavano nell’ombra un insediamento industriale di micidiale impatto ambientale che “sfigura” definitivamente l’area retro-portuale ed elimina “il turismo” dal un nuovo modello di sviluppo che, al contrario, avrebbe dovuto esserne l’asse portante (non solo il 6% del PIL locale, attualmente, ben al di sotto della pur misero 11% della media nazionale).

La dichiarazione di non ammissibilità dei progetti presentati per il porto turistico in conferenza di servizi è solo l’ultimo atto di una “manfrina” perfettamente coordinata, tutti i progetti (tranne uno forse) sono stati rispediti ai vari consorzi, “non con tante scuse troveremo una soluzione..“, ma dicendo chiaramente: “chi vi ha chiesto questi progetti, prima dell’approvazione del piano di porto?“.

Insomma, senza mezze parole, al di là di ricorsi e polemiche, i progetti sono da considerarsi “carta straccia” (soldi compresi) e l’amministrazione, con un colpo di spugna, azzera le proposte fin ad oggi pervenute, riportando le lancette dell’orologio della storia indietro di 40 anni “strizzando l’occhio” ad insediamenti industriali a ridosso del mare in “spregio” ad un modello di sviluppo “moderno” che punti su turismo sostenibile, su’ambiente, su energie rinnovabili, invece che su “quattro posti di lavoro che ne fanno fuori 4000”

Un “filotto” che mette in “fila” molti interessi mascherati per mesi che, in un colpo solo, trovano soddisfazione con l’affitto dell’area di Viale Zaccagna.


Popolo Azzurro
Francesco Sinatti

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