mercoledì 28 marzo 2012

Laquidara: una candidatura non condivisa

Ho ricevuto la lettera aperta di M. Tognarini (PdL) indirizzata al candidato a sindaco e al coordinamento comunale di Carrara (implicitamente anche al provinciale), seppur fuori tempo massimo, la lettera, fa ben intendere, se ce ne fosse ancora bisogno, quale sia il gradimento che riscuote la candidatura di L. Laquidara a Carrara fra gli aderenti al partito.

Una candidatura debole che senza “primarie” ha perso l’occasione per farsi investire di quella “autorevolezza” che ogni candidatura dovrebbe avere, per il solo fatto che si concorre per la conduzione amministrativa di una città, con tutto ciò che ne consegue in termini di oneri e onori.

Non nutro nessun astio personale nei confronti del candidato, ma è evidente che i dubbi sul suo operato politico, sono legittimi e legittima è la richiesta “di un passo indietro di L. Laquidara, per farne fare uno avanti al PdL” (espressa da M. Tognarini), una richiesta figlia dell’occasione mancata con le “PRIMARIE” per condividere IL NOME su cui, TUTTI (aderenti e iscritti), avrebbero dovuto democraticamente esprimersi.

Tuttavia, pur condividendo il contenuto, permangono dubbi sui “tardivi mal di pancia ad orologeria” di aderenti al partito, che avrebbero dovuto esporsi mentre chiedevo le “primarie”, due mesi fa, quando, sono stato circondato da “un silenzio assordante” e dal sospetto che fossi un carbonaro d’oltre foce che volesse solo farsi pubblicità.

Stupiscono, altresì, le “timidezze e i silenzi” di esponenti del partito (vedi alla voce S. Benedetti) e dei coordinamenti (tutti) che hanno preferito giocare una ristretta “melina” interna, senza cogliere l’occasione, una volta di più, per “aprire” il PdL ad un bagno di consenso e democrazia, due mesi mancati di campagna elettorale “free” (gratis) sui quotidiani che hanno, invece, favorito racconti di “cappa e spada” non perdendo l’occasione di farci passare per dei “parvenù” senza quarti di nobiltà.

Il risultato di tutto ciò è un candidato “quasi” delegittimato dalla “politica piccola piccola” che lo ha spinto a divenire un novello Icaro pronto per essere incenerito nell’imminente campagna elettorale, che si preannuncia al calor bianco, a Carrara 2012.Il tempo è galantuomo e lo sarà anche questa volta ….





Popolo Azzurro
Francesco Sinatti

martedì 27 marzo 2012

La risposta di Sara Bigini (PdL Carrara)


Come purtroppo ci aspettavamo tutti i nodi vengono al pettine...
eccoli tutti ben specificati, certo è che non si può fare una colpa a chi con ambizione, ma anche dedizione, mira ad impegnarsi in un impresa alla quale nessuno si è voluto sacrificare....il governo ce lo ha dimostrato quanto l' ambizione si aggira nelle stanze della politica ormai, ahimè, siamo alla ...frutta. 

Nessuno si vuole prendere la briga di uscire dagli schemi preconfezionati, nemmeno chi con ritardo sembra volerne essere un precursore, visto che nessuno si è proposto se non un certo Sandro Casalini che forse.... frainteso voleva dare quello slancio di cui oggi si fà richiesta a gran voce. Allora mi domando ... quale apertura? e di chi ? 

Cosa si cela dietro questa mail a poche decine di giorni dalle elezioni comunali di Carrara? Cosa pensa l' amico Marco delle primarie non concesse ? Forse sfugge qualcosa a noi miseri mortali che non è andato a buon esito? Ci piacerebbe saperne di più. 

Da giovane militante ...nel senso che da poco mi interesso di politica e in particolare del partito al quale appartengo (non amo i fraintendimenti)...quello che vedo è poco chiaro : il partito dice di aprirsi e rifiuta le primarie, qualcuno condivide la poca apertura , ma non propone e non si propone ...a tempo debito. 

Che senso ha inviare una lettera così critica in questo momento ..(per amore del partito)? Chi è che potrebbe far fare un passo avanti al partito piccolo piccolo che se ne sta nell'ombra senza autonominarsi. Aspetta di essere nominato? fateci capire. 

Noi il PdL che vorremmo è un partito forte forte, non vorremmo NOMINATI, però, a nessun livello, pretendiamo più autorevolezza, ma non autorità, da parte di nessuno, proprio perché non vogliamo "tornacontini" di nessuno, nemmeno da chi aspetta di essere nominato... questo sia chiaro. Le battaglie si fanno dentro il partito e non fuori....troppo facile! 


Sara Bigini (aderente PdL - Carrara)

lunedì 26 marzo 2012

Lettera "Aperta" al PdL di Carrara (& vertici Provinciali)

Ho ricevuto questa "mail - lettera aperta" al PdL, che pubblico integralmente senza commentarla, per i commenti ci sarà tempo e luogo, perchè rappresenta la "sintesi" di quello che avrebbero dovuto evitare le PRIMARIE nel partito a Carrara.

Da me ripetutamente richieste a viva voce, sui quotidiani e reiterate con una "mozione d'ordine" al Congresso Provinciale del PdL, LE PRIMARIE a Carrara non hanno avuto luogo, ma le "perplessità" sul candidato Sinadaco per il PdL L. Laquidara restano ancora TUTTE, a quanto pare...... 




Caro Lanmarco e Caro Enrico,

a distanza di pochi giorni dalla presentazione delle liste elettorali è il momento di alcune riflessioni.

Constato che il PdL di Carrara non ha fino ad oggi coinvolto una che una nuova persona in grado di portare un contributo importante in termini di contenuti o di visibilità.

Vedo un partito comunale piccolo piccolo, quasi fosse stato fatto su misura per perseguire esclusivamente il proprio tornacontino. Meno si è, meno competizione c’è, più ci facciamo i nostri interessuccoli: questo sembra il motto che anima il Pdl di Carrara. In questi anni di assidua e sentita partecipazione nel Pdl comunale, il massimo che ho visto realizzare è stato qualche ridicolo baratto per misere poltroncine, da parte di qualcuno, e la vile vicenda della prostituzione alla maggioranza da parte di altri che oggi non fanno più parte del Pdl.

Lanmarco Ti ho già da tempo manifestato i miei dubbi sulla opportunità che chi come Te ha fatto parte, da anni, di una opposizione che non è stata capace di combinare nulla di nulla, avesse l’autorevolezza per guidare al meglio delle proprie potenzialità il Pdl alle prossime elezioni.

Ribadisco pertanto con questa lettera aperta ciò che Ti ho detto personalmente, e cioè che per il bene del Pdl comunale e di Carrara dovresti fare un immediato passo indietro facendo così fare un passo avanti al Pdl. Lascia perdere questa competizione elettorale in cui Ti sei voluto a tutti i costi infilare e permetti così al Pdl di Carrara di sviluppare tutta la sua forza latente.

I tanti elettori del Pdl chiedono e meritano di più di questa ridicola politica fatta di nulla.



 
I più cordiali saluti.
Marco Tognarini



sabato 17 marzo 2012

TARSU & CERMEC SPRECHI INFINITI

Incredibile a dirsi, nonostante si paghi una TARSU altissima (ormai tripla rispetto alla media nazionale) i ricavi di questo tributo non sono sufficienti a coprire il servizio di smaltimento dei rifiuti.

L’amministrazione ricava 14 ml e ne spende 15,3 ml, ma non è tutto, si vocifera che il “concordato” potrebbe non essere omologato e, quindi, CERMEC potrebbe, il condizionale è d’obbligo, fallire, nonostante che si sia tentato in extremis la carta Menchini – Andreani, con il 1,2 ml/€ di parcella, che potrebbero non essere sufficienti ad “evitare” all’amministrazione la responsabilità politica dell’evento.

Dai bilanci CERMEC si apprende che, solo di personale, 55 fra operai impiegati, vengono erogati 2.352.000 ml/€ di “buste paga” che, prendendo a parametro una busta paga lorda di 30.000 €, ci danno un risultato di 1.650.000 ml/€ + 702.000 € che si dividono un dirigente e tre quadri (59 in tutto) che, con oneri sociali e TFR, raggiungono la “stupefacente” cifra di 3.450.000, dicesi 7.000.000.000 mld di vecchie £, di COSTI DEL PERSONALE!!!!

Com’è possibile “tenere in piedi” un azienda che ha già fatto una voragine di 21 ml/ € di debiti verso fornitori e 7 ml/€ di falsa fatturazione, con un risultato netto negativo alla fine di OGNI anno con questi costi del personale? Quali sono i presupposti di economicità, efficacia ed efficienza di siffatta conduzione?A questi punti, però, i diciannove avvisi di garanzia non sembrano aver chiuso la questione CERMEC che potrebbe consegnare i libri contabili in tribunale e non solo. Certo sarebbe la soluzione migliore!

Com’è stato possibile arrivare fino a questo punto? Come può l’assessore Volpi gestire una siffatta situazione “arrabattandosi” con l’ex addizionale erariale per “tappare l’ennesimo buco” con “l’ennesima” variazione di bilancio?

Il finale è ancor più paradossale perché, da anni, sfugge all’amministrazione che circa 1000 “uffici”, al catasto A7, sono denunciati come A2, con il risultato che, ogni anno, perdiamo un importo stimabile attorno al 1ml/€ di tributo legato al differenziale TARSU fra case e uffici che, moltiplicato per 5 anni, cioè, gli anni recuperabili per legge, ammonterebbe, a oggi, all’iperbolica cifra di circa 5 ml/€ dicesi 10.000.000.000 mld di vecchie £ (per chi non si orienta bene con l’euro). Ogni altro commento è superfluo.


CONSEGNATE I LIBRI IN TRIBUNALE!!!!! FATECI QUESTO FAVORE!



Popolo Azzurro
Francesco Sinatti





domenica 11 marzo 2012

Pieno appoggio del “Popolo Azzurro” alla linea di Ugolotti (PD)


Una grande coalizione di forze moderate, per Massa, è la proposta che il Popolo Azzurro, da tempo, ha lanciato a tutti i partiti che non si sentono rappresentati da questa sinistra “retrogada e ideologica” che ha governato malissimo la città negli ultimi 30 anni.  

Come la sua attuale maggioranza, Pucci, non è riproponibile per una candidatura 2013, il “niet” del segretario del PD, all’apertura del sindaco, sembra  cassare definitivamente l’ipotesi più scontata sul tavolo della politica massese - ricongiunzione Pucci & PD - aprendo scenari nuovi per le prossime amministrative.

Con una coalizione di forze moderate diciamo “basta” all’immobilismo e alle vecchie ricette di questa sinistra condita di “resistenza”, populismo per  rompere gli schemi della contrapposizione fra schieramenti di segno opposto, che nulla di buono ha portato alla nostra città, spazzando via la politica clientelare che ci ha ridotto fra le ultime province italiane.

“Resistenza” alle forze antidemocratiche che hanno “disinnescato” il confronto con l’opposizione in città e pieno appoggio al segretario del PD, da centro destra, per governare insieme il “cambiamento” ed aprire scenari nuovi alla politica locale.

Oggi, censuriamo l’imperdonabile compromesso del sindaco che ha voluto governare  appoggiandosi su forze di destra (lo hanno visibilmente aiutato a vincere le ultime amministrative) e rilanciamo un alleanza conforme a quella istituzionale, con l’appoggio del costituendo PSDI, priva di comunisti e IDV, archiviando definitivamente la politica e l’apertura fatta dal sindaco al PD.

Popolo Azzurro
Francesco Sinatti

Stagione turstica: Una questione di lato "B"

L’attenzione dedicata dai quotidiani locali e da alcuni rappresentanti politici alla pubblicità scelta dall’APT per promuovere il nostro territorio è a dir poco sorprendente, per non dire degna, di miglior causa.

Il colpevole ritardo nel ripascimento dell’arenile, con tanto di chiatta e cumuli di sabbia del “Versilia”, è sotto gli occhi di tutti, uno scempio!

Nei prossimi giorni l’implacabile caldo estivo farà di nuovo esalare i miasmi dal depuratore delle “querce” e ci racconteranno le solite “storie” che da vent’anni ci propinano per il mancato raddoppio del depuratore in area Cersam.

Questi sono i “drammatici” problemi che attanagliano la promozione delle spiagge di Marina di Massa, Ronchi e la ricettiva turistica del nostro territorio che la classe politica massese dovrebbe risolvere “immediatamente”, invece, di occuparsi di “lato B”.

Spiagge cortissime e miasmi che si diffondono nell’aria, a seconda di quanti liquami vengono sversati nel fiume Frigido, non sono certo un “biglietto da visita” migliore di un sedere femminile per la promozione del territorio, pertanto, chi è senza “peccato” scagli la prima pietra!

A quale titolo una “classe politica” avvezza a non occuparsi, se non per interessi di parte, dei problemi di questo territorio, scende in campo per fare una crociata contro “la promozione” dell’APT che, per quanto discutibile (per alcuni), non vedo come possa essere lesiva della dignità delle donne che puntualmente si muovono sulle nostre spiagge con costumi anche più succinti ?

Quali misteriosi motivi animano, al di là delle pari opportunità che dovrebbero “vedere” rappresentato sul manifesto anche un “lato B” maschile, le critiche che vengono mosse verso l’Azienda per la promozione turistica”? Non lo sappiamo!

Quello che invece sappiamo per certo è che dovremmo sperare nel lato "B" per salvare una stagione turistica cominciata nel peggiore dei modi, grazie ai ritardi della politica e di tutti coloro che, da anni, s'impegnano a peggiorare le prospettive del territorio massese.

Giugno 2010
Francesco Sinatti

sabato 10 marzo 2012

Turismo per "caso"

Mi domando spesso se chi si occupa di turismo in città si svegli, sempre e solo, a primavera della stagione che sta per aprirsi per constatare che non si è fatto nulla per questo settore (anche quest’anno) per poi scoprire che non cambia l’offerta turistica della riviera Apuana dagli anni 60. Chi avrebbe dovuto intervenire, negli ultimi quarant’anni, se non “balneari”, amministrazione comunale e provincia per cambiare le “sorti” del Turismo?


Dove sono state, in questi anni Confesercenti e Ageparc, per constatare, ora, che “i risultati sono disastrosi per questo settore”? Si aspettavano, forse, che gli “indolenti e disinteressati” cittadini massesi si rivoltassero a “furor di popolo” contro l’amministrazione piuttosto che andare a leggersi “La Gazzetta” al sole sulla spiaggia? Chi dovrebbe chiedere un “tavolo per il Turismo” all’amministrazione se non le associazioni di categoria e i balneari?

Inutile lamentarsi, ora, se “i denari” per il “Turismo” sono finiti nel ripascimento “infinito” dell’arenile, che ci è costato un “occhio della testa”, senza ottenere nessun risultato di contrasto all’erosione, inutile lamentarsi se “i balneari”, chiusi fra Bolkestain e il “mare incazzato”, dovranno scendere a patti prima delle aste. Che cosa aspettano a chiedere un incontro all’amministrazione sul piano dell’arenile?

 Inutile lanciare appelli alla cittadinanza se i diretti interessati non hanno la forza di far valere le proprie ragioni, al di là dei sondaggi, si “sporchino le mani” e chiedano risposte alla “Politica”, che in città li rappresenta a pieno titolo, se la “Politica” è ancora capace di darle, al di là degli interessi “privati”, intervenendo su un settore strategico come il turismo fermo al 6% del PIL  a Massa (Italia 11% Turismo su PIL) Chi ha votato la Sinistra e il sindaco Pucci per la terza volta? Votatelo anche nel 2013, se siete soddisfatti!!

 A questo proposito, in tempi non sospetti, ho scritto, ovviamente senza essere pubblicato da Tirreno e Nazione, questo “drammatico” articolo che è stato recentemente ripubblicato sul www.sottoinchiestablogspot.com che riguardava “l’andazzo” della stagione turistica 2010 e domandatevi se il turismo potrà mai funzionare a Massa e dintorni….


Massa: Una città a “vocazione turistica”


“Disgraziatissima”, un superlativo forse non basta a definire la stagione estiva 2010 per la città di Massa, cominciata a giugno inoltrato, per le piogge insistenti, ha visto un crescendo di “siparietti” che hanno messo in evidenza tutte i lati peggiori dell’accoglienza che riserviamo ai turisti che vorrebbero trascorrere un soggiorno gradevole e rilassante per portare con se un buon ricordo delle spiagge Apuane.

 Spiagge corte, in alcuni punti cortissime, tanto da non lasciare il posto a più di un paio di file di ombrelloni, un ripascimento insistito fino al 10 giugno nel disperato tentativo di rimediare ai danni delle mareggiate invernali, i miasmi del dragaggio che allontanano alcuni turisti che pranzavano in prossimità del fiume Versilia ed una polemica al “vetriolo” sulla promozione delle nostre spiagge, con i cartelloni del “lato B” dell’APT, che hanno fatto insorgere tutte le donne della politica locale e l’assessore regionale in persona.

Sembrava che ce ne fosse abbastanza per ricordare il 2010 come anno “horribilis” del turismo massese. Invece no!

Dopo la notizia, che ha fatto il giro della nazione, dell’intossicazione di un centinaio di sordomuti in un ristorante di Marina, potevamo forse farci mancare la “perla”, rara, che ha visto il proprietario di uno stabilimento balneare prendere a secchiate d’acqua i coniugi di Bergamo che avevano deciso di fare tappa, disgraziatamente a Massa, nel tentativo di raggiungere Scarlino, meta ultima del loro viaggio?

I coniugi, dopo aver denunciato il titolare ai Carabinieri, hanno, ovviamente dichiarato che non torneranno più dalle nostre parti! Come dargli torto? In un crescendo da film dell’orrore non si è sentita la voce di nessun politico stigmatizzare la volgarità e l’arroganza di quanto accaduto.

Il messaggio che diamo ai turisti che mandiamo via a secchiate d’acqua non è forse lesivo della dignità (maschile e femminile), che identità veicoliamo del nostro territorio?

Non ho letto commenti, ne piccate proteste per quanto accaduto, nessuno si è scandalizzato, anche se l’immagine dei due turisti “fradici”, è certo la peggiore pubblicità per il nostro turismo e per la nostra amministrazione che potrebbe, quantomeno, costituirsi parte civile nei confronti di soggetti che squalificano la nostra offerta turistica e la città. Invece, silenzio! Merito al direttore dell’APT che, almeno, a tentato di mettere una “pezza” alla vicenda invitando la coppia a trascorrere una vacanza a nostre spese in un altro periodo dell’anno.

Dopo questa rassegna di episodi, al contempo, grotteschi e drammatici, definirsi una città a vocazione “turistica” ci vuole del “fegato”!!!!!!



Giugno 2010
Francesco Sinatti


domenica 4 marzo 2012

Comune di Massa: A proposito di “mutui” …

Qualche mese fa si è fatto un gran parlare del “monte” mutui del comune di Massa, “dimenticati”, anche per importi rilevanti, nelle pieghe del bilancio e dei vari assessorati: uno “scandalo”!
Contratti e non spesi dall’amministrazione, in alcuni casi, risalenti anche agli anni 60, la “cattiva abitudine” era datata e ha coinvolto tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 40 anni al governo della città; ma, potenza della “crisi”, solerzia e merito dell’assessore Volpi, è cominciato un lavoro di “ripulitura” che concorre a valutare l’incidenza di queste somme sull’imponente cifra di 75,7 ml € di residui attivi, molti dei quali, oggi, di fatto inesigibili.
Tuttavia, “le rinegoziazioni del debito del comune”, hanno spesso lasciato “dubbi” quanto ad opportunità, tempismo e vantaggi per le casse dell’amministrazione, soprattutto, non hanno aiutato a ridurre (e/o estinguere) i mutui per le quali erano state ideate, ma hanno concorso al “maquillage” dei bilanci  degli ultimi anni.
 A questo proposito, “rinegoziazione/conversione dei mutui in ammortamento”, (atto di giunta n° 351 del 24.10.2002), nel finale della consiliatura Pucci II (Bis), ci da un saggio di come l’amministrazione abbia contratto mutui in ammortamento per un importo di 45 mld (vecchio conio), pari a 23,5 ml di €, questa cifra è stata tradotta in un prestito obbligazionario di pari importo, ai sensi e per gli effetti della L 488/2001 art. 41. Quanta, di questa cifra al “debito del Comune”, fu sottoscritta dagli investitori? Viceversa, pagammo la banca emittente ed “il debito in mutui” rimase poi non sottoscritto perché nessuno acquistò gli “esotici Boc massesi”?

La“prassi” di rinegoziare il debito mediante operazioni di finanza innovativa, ha creato delle criticità sui debiti da finanziamento, in particolare “sui contratti per la ristrutturazione del debito”, a cui l’amministrazione Pucci II (Bis) non si è sottratta, a suo tempo, ma anzi, con un emissione (Banca-DEXIA Credit Coop) di Boc 2003 - 2013, sottoscritta nel 2003 la sfruttò a pieno. Questa emissione di Boc (Buoni Obbligazionari Comunali), finalizzata al rimborso di mutui contratti con istituti diversi dalla Cassa depositi e prestiti, per un importo di 22,9 ml€, che fine ha fatto? Quanta, di questa cifra al “debito del Comune”, fu sottoscritta

Iscritto a bilancio di previsione 2003 (delibera comunale n° 25 del 16.05.2003) che cosa resta, oggi, nelle pieghe del bilancio, di quel “prestito obbligazionario” in BOC che scade nel 2013? E’ evidente che l’amministrazione oggi, parla di scandalo mutui, ma, ieri, era colei che emetteva un prestito obbligazionario per riassorbire i mutui contratti dal 1996 al 2003 per il “funambolico importo” di 23ml € (circa), cioè, per una cifra pari a quasi un 1/3 degli residui attivi, di cui non si sa più nulla.  Questo non è, però, l’unico interrogativo che suscitano le c.d. “rinegoziazioni di debito comunale”, che “casualmente” sembrano prediligere la fine dei mandati per essere sottoscritte,“prescindendo” dall’andamento del Tasso di riferimento.
In quella del 2007 (dove abbiamo rischiato il derivato), per 52 ml€ di nozionale, si è centrato in pieno uno dei periodi meno “adatti” per rinegoziare i muti (visto che il tasso Euribor a 6 mesi era a 4,89% + spread + istruttoria, fra i più alti degli ultimi 10 anni), si potrebbero liberare ml di € in minori interessi se le rinegoziazioni avvenissero “scientificamente” in periodi più favorevoli come, appunto il 2010, in cui il tasso Euribor a 6 mesi ha oscillato fra 0,98% e 0,95%. Come mai ciò non avviene? Dobbiamo favorire qualche Banca?
Il Comune di Massa, con ali così modeste (capacità produttiva PIL) e un corpo così pesante (debito del Comune), può permettersi di essere paragonato a un calabrone che vola perché ignaro e perciò continua a farlo e a rimanere sospeso a mezzaria. Fino a quando potrà durare “il miracolo”? Potrebbe bastare un semplice “specchio” per farlo schiantare rovinosamente a terra!

Francesco Sinatti



  






sabato 3 marzo 2012

PIUSS: Una scala "contro"

Durante la presentazione del PIUSS, 14 maggio Palazzo Bourdillon, mi sono reso conto che il sindaco e la sua vice fossero venuti a promuovere “una scala contro qualcuno” più che a favore dei cittadini o degli eventuali turisti (pochi), se mai la useranno.

I toni, con cui la vicesindaco ha presentato e promosso l’opera, suonavano più da comiziante che doveva convincere se stessa prima, ancora, che gli astanti intervenuti all’incontro, anche il sindaco, per un po’, è parso temere che si sarebbe parlato più di “scale che di altro”.

Alla fine dell’incontro me ne sono andato con la certezza che non vi fosse un piano “B” e che la scala, poco partecipata, la si volesse costi quel che costi, più che una proposta un “diktat” dell’amministrazione: “abbiamo deciso a favore della scala ve lo comunichiamo”, punto.

Ho pensato di non scrivere ancora su questo argomento, ma i toni  dell’articolo pubblicato il 26 maggio lasciano vieppiù sorpresi, considerando che la vicesindaco parla espressamente di “odio” nei suoi confronti, di errori a prescindere, di confronto, (con chi?) e si annuncia un incontro con la cittadinanza (per ribadire il concetto?).

Non è difficile rendersi conto che più che fare una scala si tratta d’imporla con toni “bellicosi” che non appartengono alla tanto “sbandierata” partecipazione democratica, ma tant’è, “i nipotini di Stalin evidentemente sono tornati per visitare il castello”, apprezziamo comunque il finale dell’articolo, dove si dice, senza mezze misure che “ si stanno definendo i dettagli e che il progetto si farà”.

Si auguri il vicesindaco  di non  trovare nessun "intoppo" nella realizzazione della scala, perchè dopo queste dichiarazioni il finale di questa faccenda potrebbe essere un esilarante  barzelletta, oltre che, un "cul de sac" per il PIUSS e l'amministrazione.


Maggio 2010
Francesco Sinatti