Dei 17 progetti presentati per il finanziamento regionale mediante il PIUSS (piano integrato urbano sostenibile) 12 sono stati ammessi al finanziamento della regione, ma solo sei finanziati per il 60% del loro importo, circa 10 milioni di euro (su un totale di 22), dalla regione nell’arco del triennio.
Ma il mancato finanziamento dei progetti inseriti nel Piano, da parte del Comune di Massa, rischia di farci perdere l’occasione di veder realizzatee opere che avrebbero dovuto essere strategiche per la città.
La regione,infatti, pare abbia dato parere favorevole all’erogazione dei finanziamenti subordinado il 60% a suo carico a stati d'avanzamento delle opere "garantite" con l'erogazione anticipata della somma da parte del Comune di Massa, che non ha, però, le "risorse" necessarie a garantire i dieci milioni di euro necessari!
Il sindaco sosteneva che questa è (o era? allo stato dell’arte non è dato sapere) un opportunità a cui non si poteva rinunciare neppure per un millimetro (o meglio un euro), quindi non solo necessari allo sviluppo della città, ma determinanti per superare il drammatico periodo di congiuntura economica che il paese, quindi la città, sta attraversando e solo adesso si rende conto di essere senza "soldi"?
Il PIUSS, inoltre, essendo fuori dal Piano Strutturale, non è sottoposto al regime di “clausole di salvaguardia” (blocco dell’attività edilizia in attesa dell’approvazione del regolamento urbanistico) avrebbe quindi permesso di appaltare (seppur con il rischio della solita discrezionalità) importanti opere che avrebbero dato “ossigeno” allo strategico settore dell’edilizia che da qualche mese langue asfittico strangolato dall’insipiente uso delle “clausole stesse”.
Al momento, la pentola dell’approvando Piano Strutturale manca del suo coperchio PIUSS, con tutti i rischi che ciò comporta per l’economia della città già prostrata dalla cassa integrazione e dalla chiusura di molte attività commerciali.
Viene da pensare che aspettando il PIUSS potrebbe arrivare il “PEIUS”, parafrasando la tragica commedia “aspettando Godot” (S. Beckett) che si dipana attorno alla geniale trovata dell’autore di aver previsto un protagonista assente (PIUSS, appunto) e dove tutta la trama è costruita attorno alla condizione dell’attesa di qualcuno che non arriverà.
Se il “PIUSS” non arriverà non saranno date risposte che l’amministrazione deve alla città da decenni (vedi variante aurelia), i quali saranno trascorsi senza che nulla sia accaduto alla fisionomia della città; pertanto, chi e che cosa potrà dare risposte ai cittadini se l’amministrazione puntualmente - “aspettando Godot” - non è riuscita, con i suoi dirigenti di settore, a raggiungere questi obiettivi in altro modo nell’ultimo ventennio?
Una specie di contrappasso dantesco che costringe coloro che non hanno memoria dei propri “errori” a trovarseli sempre di fronte; se possibile, più “inestricabili” di prima, inchiodati alla croce di un eterno ritorno e che li obbliga a rivivere, ogni cosa vissuta, uguale a se stessa in un ciclo infinito.
Francesco Sinatti
19 Dicembre 2009