domenica 26 febbraio 2012

“Lavarone” on the sand

La legge di Murphy ha colpito ancora il litorale massese con il “lavarone” che negli ultimi giorni si è arenato sulla spiaggia degli stabilimenti, proprio quando alcune belle giornate sembravano annunciare l’inizio di una stagione, di per se già sfortunatissima, alla metà di Giugno.
« Se qualcosa può andare storto, lo farà », infatti, la sequenza di sfortunate coincidenze, negligenze, disservizi, si è abbattuta sul turismo facendolo diventare “il tallone d’Achille” dell’economia Apuana.
L’amministrazione, sindaco in testa, protesta la sua innocenza per i drammatici avvenimenti che si sono succeduti in questi mesi, indicando per ogni questione un responsabile diverso.
A cominciare dalla Provincia e dalla ditta che avrebbe dovuto terminare il ripascimento dell’arenile in tempo utile per non intralciare la stagione, a seguire, l’APT con il contestato cartellone del “lato B”, l’amministrazione stessa che, anche quest’anno, non ha terminato il raddoppio del depuratore, e, dulcis in fundo, la polemica con i balneari che dovrebbero rimuovere i rifiuti ammassati dalle mareggiate sulla spiaggia in combinato disposto con l’ASMIU.
Come al solito il problema è complesso, stratificato e coinvolge diversi soggetti che si dovrebbero coordinare fra loro: Provincia, APT, Comune, Balneari e ASMIU, sembra però che ognuno di questi soggetti si sia comportato come “Tafazzi” dandosi delle “martellate dove fa più  male”.
Ogni anno ci sono gli stessi problemi a cui si aggiungono questioni occasionali, tuttavia, non passa per la testa di nessuno che la stagione turistica andrebbe preparata in modo “diverso” per ottenere risultati “diversi”,l’acqua non è da bandiera blu, la spiaggia è ormai corta e spesso sporca, i turisti non si capisce perché dovrebbero venire sulle nostre spiagge.
Per paradosso, la “chiaccheratissima” promozione dell’APT è risultata l’unica mossa “azzeccata”, visto che del suggestivo “lato B”, sul cartellone, si sta cercando il “lato A” per tutto il paese.

Giugno 2010
Francesco Sinatti



 




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