Una “voragine” chiamata ASL n°1

Un anno fa la Toscana veniva considerata un “isola felice”, addirittura, presa modello per il paese e per l’Europa. Non era così! S’intuiva, e si sapeva, che si sarebbe aperto un “cratere” di milioni di euro nel bilancio della ASL 1 di Massa Carrara.

Le “anticipazioni a stralcio dei crediti” e la lettera con le firme false

Singolare la voce “anticipazioni a stralcio” di crediti che figurano a bilancio per 60 ml €, con questo appostamento si sono giustificati crediti inseriti in una posta di bilancio “virtuale”, di fatto, i crediti sono a 12 mesi, quindi nell’anno amministrativo, o dopo i 12 mesi. Cosa significa “anticipazioni a stralcio”?

La “voce” avrebbe dovuto scatenare sospetti nel collegio dei revisori dei conti della ASL e di Deloitte che certificava i bilanci, ma nessuno ha ritenuto di approfondire. Perché? Perché, “la lettera” pare fosse la “prassi irrituale” con cui la ASL chiedeva di giustificare questi crediti, a stralcio della gestione ordinaria, alla regione Toscana. Una cifra “mirabolante” giustificata con una lettera che, ad un esame più approfondito, è risultata falsa e misconosciuta dai suoi firmatari. Si può credere che tutto ciò avvenisse senza che nessuno sapesse?

Un assessore diventato presidente

Anche qui i conti non tornano, com’è possibile che l’attuale presidente, precedentemente assessore alla sanità, improvvisamente si accorga di un buco di bilancio, di queste proporzioni, a dieci anni esatti dal suo primo insediamento?

Dobbiamo ritenere che il sistema di controlli amministrativi non funzionasse, per far “sfuggire”, puntualmente, questa colossale somma all’approvazione del bilancio annuale (almeno negli ultimi due), a coloro che, invece, avrebbero dovuto considerare il bilancio come punto di riferimento per la buona gestione dell’azienda.

Qualora, invece, i crediti siano finiti “fuori controllo”, precedentemente, la dimissionaria dirigenza ASL, capeggiata dall’uomo di fiducia del presidente, dovrebbe, prima o poi, mettere le carte in tavola per difendersi.

I dirigenti e il direttore della ASL

Il direttore generale e il direttore amministrativo sono gli unici che figurano, fino a questo momento, nel registro degli indagati; le loro dimissioni sono un atto dovuto, visto che “il cerino in mano a qualcuno” doveva rimanere, tuttavia “le schegge impazzite” dello scandalo potrebbero investire chi la questione l’ha sollevata con conseguenze imprevedibili.

I creditori e la ASL

I creditori rischiano “grosso”, di fatto, i trenta ml.€ stanziati per ripianare “l’emergenza crediti” bastano, a mala pena, per la normale amministrazione dei pagamenti, ma non è scontato che i “creditori” saranno saldati in tempo per evitare fallimenti e nuova disoccupazione.

Le nomine, l’ospedale “nuovo” e un “fiume di denaro” per la sanità

In conclusione nomine dirigenziali, posizioni organizzative (insediate) e assunzioni avvenute con concorsi, durante questo periodo, dovrebbero essere verificate ed eventualmente “azzerate”, perché, su di loro, grava il ragionevole dubbio che siano inficiate da “prassi” non ortodosse.

Il rinvio, “sine die”, dell’insediamento dell’ospedale per acuti, è l’unica nota positiva delle “turbolenze create dal commissariamento”; le istituzioni locali e regionali si sono affrettate a smentire, e, contemporaneamente, stanno cercando di vendere immobili (di proprietà dell’azienda) per finanziare la costruzione. La “strategia” appare tanto “schizofrenica” quanto il luogo dove si è deciso di costruire quest’ospedale.

6,5 mld/€ di trasferimenti alla sanità Toscana all'anno

Quanto c’è da sapere ancora, per capire le dinamiche del commissariamento, non lo sappiamo, ma quanto detto è sufficiente per capire che 6,5 miliardi € (fonte: Cerm su RGSP 2009) stanziati, ogni anno, per la sanità toscana, sono un “fiume di denaro” che alimenta clientele, raccomandazioni e favoritismi legati a tessere di partito, tutto ciò assomiglia ad un vero e proprio “sistema” sul quale si allungano ombre d’illegalità diffusa che hanno favorito un “dissesto annunciato”.



Dipartimento politico “Popolo Azzurro”

Francesco Sinatti

articolo del 21 novembre 2010