venerdì 27 maggio 2011

Massa : una ASL “pivot”

La consueta conferenza stampa sugli scandali della sanità toscana e sulla ASL di Massa ha avuto sviluppi imprevisti, a questo “giro”: ai 270 milioni di euro accertati se ne aggiungono altri 18, che fanno capo ad altri documenti “ritrovati” in un cassetto, ma alla “storiaccia” del buco di bilancio, “secretato” per anni, si aggiunge qualcosa di ancora più grave, se possibile, l’infiltrazione mafiosa negli appalti di diverse ASL sparse per la Toscana oltre a diverse altre rivelazioni che apprendiamo soltanto oggi.

Nonostante la gravità dei reati adombrati e le fosche prospettive per la ASL n°1 alla fine della conferenza stampa l'inviato del Tirreno riesce a fare uno “scoop” giornalistico di assoluta inconsistenza chiedendo all’On. Barani di spiegare come e perché sia stato nominato dirigente dalla medicina sportiva in Lunigiana e, non contento, ha continuato sottolineare aspetti di assoluta irrilevanza e attinenza al tema trattato in un crescendo di “disinformazione” esilarante.

Un “autogol” in piena regola ed un chiaro il tentativo di richiamare l’attenzione su aspetti marginali e di scarso interesse, considerando la posta in gioco, ma “sa va san dir” questo non è giornalismo lo sappiamo da tempo!

In realtà, la “notizia”, è che il Procuratore della Repubblica (appena insediato) Giubilaro avrebbe chiesto d’integrare l’esposto riguardante l’ospedale unico con l’esplicita richiesta di chiarire e approfondire, in modo circostanziato le ipotesi, di spreco denaro pubblico e i motivi che hanno portato alla scelta del sito di V.le Mattei.

Cosi l’On.Barani non si è limitato a questi aspetti ed ha inoltrato a tutte le procure toscane, oltre che a Roma, al procuratore antimafia A. Grasso e alla corte dei conti, un esposto che riguarda infiltrazioni criminali negli appalti per la sanità di diverse città toscane (PI,LU,PT,PO e MS) che attraverso l'uso dello strumento del “project financing” danno l'opportunità società e persone riconducibili a gruppi criminali d'inserirsi negli appalti della nostra regione.

Non solo, ma risulterebbe che la Regione Toscana abbia riconosciuto una parte di quei 60 ml €, della gestione a stralcio, per un importo di circa 1.182.000 € certificato da Deloitte, Title e da tutta la dirigenza regionale ascoltata dalla commissione d’inchiesta, e che una consistente parte di questa cifra risulterebbe rappresentata da assegni circolari, circa 600.000€, serviti per distrarre una parte della somma sottratta illegalmente con il sistema “degli assegni circolari senza pezza d’appoggio”.

Quindi incredibile, ma vero, sarebbe stato certificato che questi soldi sono stati sottratti in questo modo, non solo, ma risulterebbero firmatari di questi assegni direttori generali e amministrativi di altre ASL toscane, questa rivelazione apre nuovi e inquietanti scenari nella vicenda tanto da far ipotizzare che la ASL di Massa fosse una ASL “pivot” proprio perché priva di credibili scritture contabili e fra le cui pieghe si poteva nascondere di tutto al punto da far pensare ad un vero e proprio “fondo nero”.

Effettivamente alla luce delle ultime rivelazioni dell’On. Barani sembra proprio che Massa fosse considerata una sorta di “terra di nessuno” dove chiunque poteva riscuotere, con questi metodi, cifre altrimenti documentabili presso altre ASL e se cosi non fosse perché mai questi assegni risultano alla firma di altri direttori senza giustificativo?

Nulla si sa sui tempi e sui modi con cui s’intende mettere a freno a questo “scatafascio”, nonostante i mesi passino, non si riesce a dare dei nomi a colpevoli che sono certamente mascherati dalla insistente melina messa in atto dalla Regione e da tutta la dirigenza al completo visti gli sviluppi assunti dall’inchiesta.

Complimenti! Vediamo se riusciamo nell’iperbole di non realizzare l’ospedale unico (stoppandone altri tre) e a “mangiarci” anche quello che abbiamo senza riuscire a trovare un colpevole con un gioco di prestidigitazione degno del mago “Oronzo“.



 
Francesco Sinatti

Nessun commento:

Posta un commento