venerdì 18 febbraio 2011

Un Coordinamento provinciale PdL “allargato”

L’infuocata polemica nel gruppo consiliare del PdL a Carrara ha trovato una coda, ma non un chiarimento, durante il coordinamento provinciale ieri sera presso l’Hotel Eden a Montignoso.

Ci saremmo aspettati di avere un contraddittorio fra il capogruppo Laquidara e il gruppetto di consiglieri che durante la settimana lo avevano “sfiduciato” a favore di Igino dell’Amico, invece, alla riunione di coordinamento era presente il solo Laquidara.

Il capogruppo “sfiduciato” ci ha narrato di un vero e proprio “colpo di mano” dei consiglieri “ribelli” che hanno tentato di esautorarlo mettendolo in minoranza con metodi “carbonari” e manovre poco chiare in merito alle quali non vogliamo entrare, per evidenti motivi di correttezza e opportunità; tuttavia nessuno dei consiglieri che hanno aderito all’associazione “Carrara prima di tutto” era presente all’incontro e ciò non ha garantito un contraddittorio che permettesse di chiarire la vicenda in modo esaustivo e definitivo alla base del partito.

Al di là della vicenda in se, che allunga ombre sulla tenuta del gruppo del PdL a Carrara, ci domandiamo che tipo di sviluppi possa avere un episodio che ha le tinte di un romanzo di “cappa e spada” più che i tratti di un confronto interno al partito che meriterebbe tutt’altra “dignità” e approfondimento.

Non siamo affatto convinti che la questione sia stata posta in modo corretto dai “consiglieri ribelli” di Carrara, ma “il chiarimento” che avrebbe dovuto esserci - in sede istituzionale di coordinamento provinciale - non è avvenuto; pertanto, la questione resta aperta.

Una domanda resta “sospesa” a mezz’aria come si presenterà il PdL di Carrara alla prossima convocazione in consiglio comunale? Compatto con l’abiura dei consiglieri “ribelli” o con velenosi “strascichi” (scissionisti) che ci potrebbero accompagnare fino alle prossime amministrative di Carrara?

La questione non è di solo “metodo” (basilare in certe vicende), ma di sostanza per un PdL provinciale che dovrebbe interrogarsi se queste vicende non segnalino un necessario “confronto” che all’interno del partito, fino a questo momento, è stato evidentemente carente invece di “sbandierare” un unità e una compattezza che sono solo apparenti.



Dipartimento Politico “Popolo Azzurro”

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