sabato 18 maggio 2013

MASSONERIA APUANA

 
Carrara è la loro base operativa?La massoneria (deviata) è presente in terra apuana? È in grado di influenzare la politica locale? Affrontando l’argomento entriamo in un campo minato più conosciuto come "zona grigia", dove i colletti bianchi sono soliti allestire affari poco chiari.
 
Nel corso degli anni sono circolati nomi importanti, possibili membri appartenenti alla massoneria Apuana. Si ritiene che l’epicentro della loro attività locale sia la città di Carrara. La scelta del luogo non deve stupire. Carrara, molto più di Massa, assume una importanza strategica ed economica rilevante.
 
Ad aver interessato le logge al territorio Apuano potrebbero essere state le formazioni di "comitati d’affari" che avrebbero lucrato, nel corso degli ultimi venti anni, alle spalle della comunità. Per ottenere una visione più ampia della problematica occorre approfondire eventuali collegamenti fra colletti bianchi liguri, si dice che uno di loro appartenga ad una famosa loggia inglese, e liberi professionisti locali.
 
Un dato vale la pena riportarlo: le scarse informazioni, spesso veri depistaggi, sulla massoneria Apuana provengono da fonti e organi d’informazione fuori dalla provincia. Perché? Ammettiamo che esista la volontà di questi famigerati "comitati d’affari" di influenzare la vita politico-economica della zona: cosa gli occorrerebbe per conseguire l’obiettivo? Primi fra tutti di esperti fiscalisti, per impostare correttamente gli affari (soprattutto con enti pubblici).
 
Professionisti del diritto, per rendere le operazioni apparentemente insospettabili e conformi alle regole. Ambienti legati alla politica, per l’approvazione di specifici Atti (ovviamente stiamo parlando di una massoneria deviata). Giornalisticamente non possiamo che consultare le carte, riscontrare anomalie e confrontare nomi. Verificare, inoltre, possibili collegamenti con la criminalità organizzata.
 
Nel piccolo è ciò che stiamo cercando di fare (vedere il libro Trame di Potere, la sua pagina facebook e le prossime pubblicazioni in libreria). Il materiale non manca. Quello che è mancato fino ad ora è un giornalismo d’inchiesta scomodo.
 
Pier Paolo Santi & Francesco Sinatti

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