lunedì 18 marzo 2013

Lettera aperta di Enrico Balderi ex coordinatore comunale PdL (Carrara)

Cari amici e care amiche,

tra poche settimane si terranno le elezioni amministrative di Massa, e il Centrodestra si trova nuovamente impantanato nella scelta di un candidato a sindaco. Nella logica delle cose, i partiti della stessa area politico-culturale dovrebbero confrontarsi su un programma, e poi trovare la sintesi su un candidato comune.
 
Al contrario in campo si trovano i soliti soggetti: ..
gruppi organizzati che si scontrano gli uni con gli altri. In mezzo, il morto. Il normale processo dialettico che dovrebbe tenersi tra elettori e segreterie locali. 

Non voglio prendere le difese di nessuna parte in causa, ma avanzare un vigoroso appello perchè a Massa si sperimenti qualcosa di nuovo per la selezione di un candidato a Sindaco che unisca quel che c’è, o è rimasto, del Centrodestra locale. Che questo “nuovo metodo” si chiami primarie o altro, non sta a me deciderlo.
 
Ma voglio subito ribadire che questa lettera aperta non è nata per entrare nel merito delle questioni politiche di Massa, ma per invitare anche gli esponenti politici del Centrodestra massese a riflettere sul progetto politico futuro e non sul risultato di oggi.
 
Senza una scelta unitaria e condivisa da più parti, alla luce dei risultati politici nazionali, e delle amministrative carraresi, il rischio di rappresentare il nulla, diventa non probabile, ma concreto.

 Sono il primo a fare il “mea culpa”, in quanto ex-coordinatore del PdL carrarese, per non aver sperimentato a Carrara qualcosa di nuovo per la scelta del candidato a sindaco. Probabilmente, qualsiasi metodo di scelta non avrebbe cambiato il risultato elettorale, ma quanto meno avrebbe evitato la disintegrazione di un’intera classe dirigente.
 
Per giunta se il “caso Carrara”, appariva allora una delle tante tradizionali battaglie elettorali , al contrario le amministrative di Massa appaiono ora come l’ultima speranza per dare un segnale sostanziale, e non solo dialettico, del peso del centrodestra locale.
 
Quale nuovo progetto politico si potrebbe avanzare poi nell’intera provincia se anche il risultato elettorale di Massa fosse da prefisso telefonico o poco più? Chi potrebbe poi reggere il peso di tale disastro? La solita mosca bianca entrata in consiglio comunale?

Per tutti questi motivi, e confidando nel vostro ventennale senso di responsabilità, vi invito a trovare un candidato a sindaco con un metodo aperto a tutti gli iscritti e non, e condiviso da più soggetti politici.
 
Solo così facendo, potremmo dire, ancora una volta, che il nostro progetto politico, di una provincia diversa e migliore, è valido e tuttora forte.

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