lunedì 4 luglio 2011

Un bilancio per il CERMEC

Ci sfugge il motivo che richiede l'approvazione - ad ogni costo - di un bilancio davanti al C.d.a del CERMEC, nonostante, un dibattito aperto sulla legittimità di atti ed operazioni effettuate dall'ente risultate, in seguito, anomale e discutibili.

Ci sfugge l'opportunità politica e aziendale che consiglia di approvare un bilancio non condiviso da tre consiglieri di Carrara e dal presidente dimissionario della municipalizzata, ci sfugge il motivo che -  in questo clima - spinge a ripianare un bilancio che risente nel suo equilibrio d’ipotesi di falsa fatturazione. 

In altri termini il cittadino “vessato” da una TARSU, già altissima (145€ a tonnelata per conferimento dei rifiuti), anziché ricevere dei servizi connessi a questa salatissima tassa, viene chiamato, invece, a ripianare le somme distratte all’attività di servizio della municipalizzata con aumenti, prossimi, di TARSU (o TIA), che dir si voglia.

Il Popolo Azzurro ha già sostenuto, in passato, che il CERMEC andava lasciato alla “deriva finanziaria del fallimento”, così come è stato gestito dai suoi amministratori, occasione unica per chiudere con un passato di ombre e sospetti sulla sua conduzione per introdurre l’ATO unica dei rifiuti, meglio conosciuta come Polo Unico, che raggruppa tutte le municipalizzate dei rifiuti compresi i C.d.a connessi, al posto del “carrozzone Pucci” che, da sempre, asseconda l’insediamento dei “trombati” della politica.

Si faccia piazza pulita di queste vicende, poi, si potrà parlare di un “ripensamento” della gestione delle municipalizzate, al momento, “l’odore” del CERMEC è ancora troppo forte!



“Popolo Azzurro”
Francesco Sinatti

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