domenica 24 luglio 2011

Ambiente: un assessorato “assente”

Recentemente mi è capitato di leggere le impressioni di alcuni personaggi storici che hanno soggiornato a Massa descrivendo l’ambiente e la città non più di 70/80 anni fa, per cominciare: “Il colpo d’occhio sul mare è magico: Massa è veramente la Nizza della Toscana, ma è più gioconda, molto meglio situata e di un clima molto più dolce della Nizza provenzale” (Simonin – Geologo Francese)

“Dal mio letto ho una veduta incantevole! Massa è come la Sicilia …l’arancio vi vegeta in piena terra …” (Principe K. Di Metternich)

Vero, “Massa è come la Sicilia”, se n’era accorto anche il principe ai primi dell’800, ma in senso negativo per gli indicatori ISTAT che ci collocano impietosamente 111° posto su 111 capoluoghi.

A pesare su questa classifica è l’impressionante escalation delle PM 10 fra il 2000 e il 2008 da 83 a 212 giorni (226 gg. nel 2006) di sforamento dei limiti di legge ed una serie di altri poco invadibili record; all’ultimo posto in classifica contribuisce anche l’incapacità del Comune di dotarsi di un piano energetico, a dieci anni da “Agenda 21” (Pucci 1),solo ultimamente, infatti, il Piano Energetico (PEC) è divenuto una dichiarazione d’intenti che dovrebbe sviluppare le fonti rinnovabili e il risparmio energetico attraverso l’istallazione dei pannelli solari.

I tempi della politica sono lunghi, per questo viene da domandarsi se l’Ass. A. Ofretti sia riuscito nella “missione impossibile” di far attivare i tetti fotovoltaici sulle sei scuole della città semplicemente perché mancavano gli allacciamenti Enel, si avete capito bene, per un banale adempimento burocratico da due anni a questa parte gli impianti non funzionano.

Tutto ciò “urla vendetta” perché per circa trecento giorni l’anno il cielo sopra a Massa (non siamo a Berlino) potrebbe soddisfare il suo fabbisogno energetico con “il calore del Sole”(facendoci risparmiare), ma sui i tetti degli edifici più energivori dell’amministrazione: il tribunale, il comune etc. etc. non sono posti pannelli fotovoltaici, ma su quest’ultimo svettano antenne per la telefonia cellulare.

Anche la qualità delle acque, della ridente cittadina descritta dal principe di Metternich, non brilla, da anni ormai i liquami sversati nel Frigido, oltre ad appestare l’aria in prossimità del depuratore delle Querce, riversano la loro carica batteriologica direttamente nel “nostro” mare con il quale vorremmo richiamare i turisti (o i topi di fogna?) e la bandiera Blu tanto agognata!

Dopo vent’anni d’attesa l’Ass. A Ofretti, con il massimo del pragmatismo, ci fa sapere però  «Il problema mi è stato segnalato da alcuni cittadini e ho fatto presente a chi di dovere. Da parte mia ho fatto tutto ciò che mi compete», “chi di dovere” già sappiamo che anche per quest’anno non realizzerà il raddoppio del depuratore in area Cersam garantendoci “l’appestamento” per l’estate 2010.

Proclami, piani, progetti e dopo un quarantennio di “scellerate” amministrazioni massesi (hanno insediato persino la Farmoplant, è tutto dire!) poco o nulla resta di quella spettacolare cittadina descritta dal poeta: “Ero in un paese quale io non so se nessun altro meglio comprende il Bel Paese; così fra monte e mare, tra fiori e aranci: nella piccola Massa Picta”. (G. Pascoli)



Maggio 2010
Francesco Sinatti

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