Come da copione il centro
destra massese, a poco più di due mesi dalla tornata amministrativa, tace. Tutti
gli altri partiti hanno cominciato la campagna elettorale, il PdL latita e non riunisce
organi istituzionali del partito, sebbene commissariato.
Voce di popolo vorrebbe
candidato a sindaco, Caruso Stefano, ma, a questo punto, non sarei più sicuro
di nulla, perché da ambienti informati pare
che non sia stato fatto il Suo nome all’alta dirigenza toscana e nazionale.
Sarebbe un bel colpo di
teatro trovare una personalità della società civile massese, magari uno stimato
professionista, a fungere da figlia di “fico” per inconfessabili strategie che
vogliono azzerare il PdL a Massa.
Si perché un centro destra
polverizzato con personalità da sempre poco inclini a fare squadra, per i più
disparati motivi (interessi personali e vanità compresi) è ormai “una regola”, mai
smentita in campagna elettorale, puntualmente confermata dalla scelta di
candidati a sindaco che “dividano” più che unire il partito.
Ora, se alla scorsa tornata
elettorale il PdL, ahimè, appoggiò, più o meno dichiaratamente, Pucci al
ballottaggio (gesto di per se
sconsiderato), stavolta “azzerarlo” potrebbe essere un vantaggio per il
sindaco uscente che potrebbe trovare spazio in una maggioranza e in un
opposizione che vedono ridursi il numero dei consiglieri eletti da 40 a 32.
Direi una scelta obbligata, considerando
che il risultato delle nazionali, a Massa, assegna il 29% al movimento cinque stelle che, qualora riconfermato
alle amministrative, lascia pochissimo spazio di manovra nei seggi d’opposizione,
o addirittura, in quelli di maggioranza.
Da qui la necessità di azzerare
il PdL che rischia di non prendere nessun consigliere, "Fratelli d'Italia" compresi, se l’andazzo rimarrà
questo, ripresentando formazioni “velleitarie” e senza nessuna strategia
elettorale, rimanendo definitivamente FUORI da tutti i giochi. Risultato di Carrara “docet”!
Francesco Sinatti
Nessun commento:
Posta un commento