domenica 18 dicembre 2011

A Strasburgo: “Casalini contro l’Italia”


Il ricorso all’alta Corte per i diritti dell’uomo di Strasburgo suscita, di nuovo, polemiche che sembravano ormai sopite con la sentenza di Cassazione, ultimo grado di giudizio del supremo tribunale nazionale, sulla “querelle” Caruso - Casalini, ma l'articolo apparso sulla Nazione del 6 dicembre, invece di chiarire la questione, ha di nuovo “buttato benzina sul fuoco”.

Facciamo un passo indietro, perché, Casalini, arrivato al termine dell’estenuante vicenda giudiziaria, su consiglio del suo avvocato difensore D. Granara, decide di rivolgersi all’alta corte dei diritti dell’uomo citando il sistema normativo nazionale in materia elettorale.

Il "pezzo" avrebbe dovuto mettere in evidenza che Casalini ha adito alla corte contro l’Italia, indipendentemente, dalla vicenda giudiziaria precedente che ne è solo l‘antefatto, ma il giornalista per carenza di conoscenza della materia ha preferito fare un titolo a quattro colonne che ha smentito poi con una replica faziosa concessa alla controparte scatenando le solite polemiche strumentali.

In realtà la 1°sezione della corte ha valutato la proponibilità del ricorso giudicandolo AMMISSIBILE, ma non si è ancora espressa nel merito per un eventuale procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia, quindi nulla a che vedere con quanto sostenuto dal quotidiano; la notizia doveva essere data per quello che era mettendo in evidenza che si faceva valere un diritto costituzionalmente riconosciuto che non poteva essere in alcun caso archiviato come “polemica strumentale” evitando di prestare il fianco a repliche sconclusionate e fuori luogo che offuscano il risultato del ricorso.

Nella notizia (cosi come avrebbe dovuto essere data) non vi è traccia di attacchi al PdL, ai suoi organi e non vi è, nemmeno, traccia degli eventuali personalismi che precedentemente avevano animato i tre gradi di giudizio.

In conclusione, la “suscettibilità” dell’On. Migliore e del maresciallo Caruso sarebbe degna di miglior causa e, quanto sostenuto nella replica, da rispedire al mittente perché non attinente ai fatti cosi come si sono realmente svolti.

Popolo Azzurro
Francesco Sinatti






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