domenica 16 ottobre 2011

“Surreale l’accusa d’istigazione all’odio razziale”

Al di là del “discutibile” spazio lasciato a notizie intimidatorie e a denunce penali per istigazione all’odio razziale non si comprende che reato abbiano commesso gli esponenti del comitato che ha raccolto 2600 firme contro l’insediamento del campo nomadi alle “Ghiare”.

Trattasi di un iniziativa espressa in piena legittimità democratica alla luce del sole e corredata dei necessari adempimenti amministrativi che ha sollecitato i cittadini ad esprimere una personale posizione sulla scelta fatta dall’amministrazione senza passare per il consiglio e, quindi, in piena carenza di dibattito e trasparenza.

L’accusa d’istigazione all’odio razziale è destituita di fondamento e rappresenta l’occasione per strumentalizzare la velenosissima polemica sulla collocazione dei nomadi in città che giace irrisolta da anni, senza che l’amministrazione abbia avviato un percorso, insieme all’opposizione, per risolvere la questione.

Infine, ci domandiamo chi sia e da dove sia “spuntato” il sedicente “educatore dell’opera nomadi toscana“, quali rapporti intrattiene con l’amministrazione e con i giornali, vista l’ampia risonanza che è stata data alle sue “surreali” denunce, e soprattutto, quale autorità rivesta per profilare l’ipotesi di reati di questa portata.

Chi è costui che si erge a paladino dei nomadi senza aver mai partecipato a dibattiti pubblici (in città) sull’argomento? Chi e cosa si nasconde dietro a questa iniziativa? Non vorremmo credere che questo “caso” sia ispirato da un azione politica ed elettorale volta a denigrare e colpire “l’opposizione” e i soggetti a cui è stata mirata; anche se ve ne sono tutte le evidenze!!

Per questo motivo vigileremo per difendere i diritti dei cittadini, dei nomadi e, soprattutto, quelli del comitato e dei suoi rappresentanti perché possano difendere la loro iniziativa e le loro opinioni.



“Popolo Azzurro”

Francesco Sinatti



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