venerdì 16 aprile 2010

La seduta consiliare “a porte chiuse”.

Nell'ultima seduta consiliare abbiamo assistito alla riconferma dell’insipienza di ordini del giorno che trattano di vicende personali di consiglieri che sono coinvolti, a vario titolo, in sedute consiliari che costano al cittadino diverse migliaia di euro.


 In questa seduta, dicevamo, è stato il turno del consigliere Benedetti per il quale è stato votato un ordine del giorno “ad personam” (dai capi gruppo della maggioranza) per discutere di una vicenda che lo vede “denunciato per apologia di Fascismo”.

Non è il caso di entrare nel merito della polemica, ma c’è da sottolineare che l’atto è stato votato, in seduta consiliare secretata, cioè a porte chiuse, da 22 consiglieri su 41, di cui 20 favorevoli e 2 astenuti, a dimostrazione di quali “risicatissimi” numeri (sarebbe andata “sotto” tecnicamente) disponga la maggioranza Pucci.

Al di là, di questo, c’è da domandarsi se a Massa non vi siano problemi più gravi ed urgenti da risolvere che dover mettere al centro del dibattito consiliare la “stravecchia”, “bollita”, “datata”, questione ideologica che puntualmente viene riproposta quando l’amministrazione si trova in difficoltà e non riesce a dare risposte politiche chiare e concrete alla città.

I cittadini e dipendenti della casa Ascoli, che ieri sono intervenuti a sorpresa con una delegazione che il sindaco ha dovuto necessariamente incontrare (insieme ai capigruppo) interrompendo il consiglio comunale, restano in attesa di RISPOSTE che deve dare l’amministrazione.
Prossimamente, dobbiamo aspettarci sedute consiliari interrotte da cittadini e maestranze che chiedono all’amministrazione di risolvere i loro problemi, oppure, possiamo sperare in ordini del giorno più aderenti alle necessità di una città “disastrata” com’è Massa?

Alla “Politica” le risposte, se riesce ancora darle.



Francesco Sinatti



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