giovedì 30 maggio 2013

Massa: Eutanasia del "Voto" (amministrativo 2013)


L'analisi a posteriori delle amministrative a Massa ha sempre risvolti da provincia sicula e dopo essere stato costantemente censurato dai giornali locali, che hanno pensato bene di non passare nessun mio articolo (diconsi democratici), sono stato intimidito e oscurato dall'omni presente, ingombrante, ridondante, ripetitivo candidato a sindaco: "Tutto questo è noia", Stefano Benedetti!

Ciò che inquieta di più è però il tour finale di verifica delle preferenze che già sapevo, dopo le note vicende di Carrara, in molti casi, non avrei ritrovato dopo lo spoglio finale.

Voto disgiunto? Errori dei candidati? Brogli? Chissà cosa veramente è accaduto a quelle schede? Certo è che ad una verifica incrociata al (solo) seggio della Rinchiostra manca almeno una delle cinque preferenze che avrei dovuto avere. Possibile che abbiano sbagliato in 5?

Il risultato è "0", come in diversi altri seggi nei quali ho ricevuto "voti certi" e riscontrabili, ma l'assenza di preferenze resta un evidenza! "0". Non ci si può confondere.

Alcune di queste persone le ho accompagnate al seggio e, oltre ad essere miei stretti collaboratori (di cui non ho motivo di dubitare), hanno anche fatto campagna elettorale per il sottoscritto. Non mi sembra che vi sia molto altro da aggiungere riguardo alla loro volontà.

Un altro particolare inquietante è il ricorrere di candidati, eletti di lustro in lustro, con migliaia di preferenze, senza che i loro elettori perdano mai una preferenza: per errore, per voto disgiunto o per accidenti vari. I voti sono sempre quelli: 1000!

Credo che nemmeno una catena di montaggio li sfornerebbe cosi perfetti, tutti uguali, per 20 anni di seguito! Ma "ca va san dir", Io sono un parvenu senza quarti di nobiltà, loro hanno, come minimo, un rappresentante di sezione per le 80 in cui è diviso il territorio massese.

Grazie! Quindi ai "coraggiosi", che so essere più delle 20 preferenze che mi hanno attribuito, per il loro impegno e per aver creduto alla possibilità di avere un "vero consigliere d'opposizione anti sistema" a rappresentarli.

A questo punto non resta che invocare il COMMISSARIAMENTO del Comune per poter cambiare le regole del gioco e rappresentanza politica!


Francesco Sinatti

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