Incomprensibile autogoal
dell’assessore alle nuove tecnologie che dichiara all’emittente antenna 3 che
il collegamento wifi internet è “…meglio
in spiaggia perché va di moda…”!! Non
sappiamo se attribuire questa “amenità” all’emozione della diretta o a un colpo
di sole, consultando magari internet dall’hot spot gratuito sul lungo mare.
Quel che è certo, è che
l’assessore ha fatto una “gaffe” piuttosto grave considerando la pubblicità che
fa, a se stessa, e al servizio wifi (a pagamento) in biblioteca e non a un capo
di abbigliamento.
Il servizio wifi internet in
biblioteca è piuttosto costoso infatti, dopo i primi 10 minuti gratis scatta la tariffa di un euro
ogni mezz’ora, ma quel che è più grave e che l’amministrazione “tassi” gli
squattrinati studenti per servirsi di un servizio che dovrebbe essere gratuito
proprio per garantire a tutti i cittadini (specie i più svantaggiati)
l’abbattimento del digital divide (divario
di cultura digitale) e penalizzando
il diritto allo studio. Manco per idea! Si paga e si paga caro.
Sappiamo bene che di diritti
ne sono rimasti pochi, ma che il diritto allo studio, e a farsi una cultura,
fosse fortemente compromesso (non da ora) a Massa, se ne possono accorgere
tutti transitando per le strade della città, per questo motivo suona ancor più
stridente l’involontario (speriamo) “slogan” che ha visto protagonista
l’assessore L. Coppa in Tv.
In più occasioni l’assessore
ci ha espressamente fatto sapere, tramite l’ufficio stampa del comune: “….di favorire
l'accesso nella società della conoscenza, rimuovendo il digital divide e
offrendo, contestualmente, servizi e supporto ai cittadini più svantaggiati che
difficilmente potrebbero accedere alla rete…..
I buoni propositi, fin qui
enunciati, che fine hanno fatto se alla fine l’amministrazione fa pagare l’accesso
internet agli studenti della biblioteca? Forse l’amministrazione ha deciso di
considerare gli studenti benestanti perché si possono permettere di studiare?
Suona come una beffa avere la
rete wifi gratuita al mare e a pagamento in biblioteca, specialmente se l’assessore
la considera come una “moda”, invece che un palese paradosso!
Popolo Azzurro
Francesco Sinatti