sabato 24 settembre 2011

Palazzo Enel: un acquisto da 7,4 ml €

Palazzo Enel: un acquisto da 7,4 ml €




Un altro “cold case” torna alla ribalta con il potenziale acquisto, all’asta, del palazzo di Via Cavour 17, dove si dovrebbero insediare gli uffici di "Palazzo Enel" al civico 21, sempre, nella stessa via.



All’epoca, vi furono parecchie polemiche che coinvolsero l’amministrazione, l’assessore al bilancio, il PD, che fece scoppiare il “caso”, al quale l'assessore Volpi replicò di aver optato per la soluzione più economica; oggi, il PD, ha consiglia un acquisto all’asta della palazzina al civico 17, per la modica cifra di 2.879.300 €; nel 2009 l’amministrazione avrebbe potuto acquistare per 2,5 ml/€ lo stabile al civico 21, invece, lo affittò.



Dunque, l’acquisto all’asta, non fugherebbe i dubbi su quanto precedentemente accaduto, ma, addirittura, metterebbe in evidenza che la decisione di affittare l’immobile non fu dettata dalla scarsa convenienza a permanere nella palazzina Brancadoro, rinnovandone l’affitto con il proprietario, ma da ben altri “frettolosi” e (poco chiari) motivi; infatti, il Comune rischia di pagare 90.000 € di danni, per aver manomesso l’immobile senza l’autorizzazione del proprietario, e una penale da un 1,5 ml/€ per averlo riconsegnato alla proprietà con un ritardo di due anni e mezzo rispetto alla data fissata.



L’operazione di locazione dell'immobile rimane, ancor oggi, poco trasparente (non gestita nell’interesse dei cittadini) perché il canone d’affitto della palazzina è, particolarmente, elevato (250.000 €/anno), tanto da renderne conveniente l’acquisto in quel momento; a prova di ciò, dopo tre anni di affitti “regalati”, a seguito dell’acquisto dell’intendenza finanza con relativa demolizione dell’immobile (dove si sarebbe dovuto insediare il Comune), si consiglia, adesso, l’acquisto all’asta.



Un acquisto economico, non c'è che dire! Comprensivo del pagamento dei danni e della penale, ci farebbe raggiungere la mirabolante cifra di 7.4 ml/€, attualmente, se ne sono spesi circa 3 (ml/€) tra acquisto (intendenza), demolizione e affitti già erogati, qualora si dovesse procedere all'acquisto (palazzina Via Cavour 17), più gli eventuali oneri da saldare alla proprietà, si sommerebbero 4,4 ml/€ (per un totale di 7,4ml, €).



Quindi riassumendo potevamo comprare la palazzina al 21, a 2,5 ml/€, invece, dopo 3 anni e 3 ml/€, già spesi, l’amministrazione potrebbe decidere di comprare all’asta a 2,85 ml/€ la palazzina al civico 17 di via Cavour, totalizzando una spesa iperbolica per il precario bilancio dell'amministrazione, senza chiarire i motivi di tutte le scelte contrarie “al buon senso” derivate dall’affitto di “palazzo Enel”!!!



Con queste cifre non c'è "patto di stabilità" che tenga, tutto ciò non rappresenta un operazione economica e, soprattutto, “d’immagine”, per l’amministrazione, che dimostra, in tempi di "vacche magrissime", come siano stati sprecati "allegramente" i soldi pubblici in un operazione i cui beneficiari non sono certo i cittadini. Quali saranno,oggi, i misteriosi motivi che consigliano un altro acquisto a soli tre anni dal “chiacchierato” affitto di palazzo Enel?



Francesco Sinatti (PdL)

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