mercoledì 23 marzo 2011

Carrara 2° e Massa 20° per debiti - F. Sinatti "consulente per caso" evita la firma del derivato a Massa

Ai primi di Febbraio la Cgia di Mestre ha pubblicato dei dati riguardanti il calcolo dell’incidenza percentuale del debito sulle entrate correnti di ciascuno dei 118 capoluoghi italiani (2008).

Come spesso succede, in questi casi, le “sorprese” non mancano perché scorrendo la classifica dei Comuni toscani nei primissimi posti, della classifica nazionale, troviamo Massa e Carrara che vantano il 20° e il 2° posto, rispettivamente, con un rapporto fra entrate correnti e debito di 151,2% Massa e 223,1% Carrara.

Cioè a dire che il se le entrate correnti a Massa fossero 100 il comune (nel 2008) avrebbe speso per 151,2 (contraendo debiti per un 50% in più delle entrate) e Carrara, addirittura, per più del doppio delle entrate, è appena il caso di far notare che in testa alla classifica troviamo metropoli come Torino (1°), seconda Carrara, poi Milano.

Ma se per città come Milano e Torino si tratta d’indebitamento contratto per il finanziamento di grandi opere, come le Olimpiadi del 2006, e infrastrutture strategiche per delle “vere” proprie capitali economiche del paese, è invece, del tutto sorprendente il tasso d’indebitamento dei due comuni Apuani che dovrebbero “chiarire” dove finiscono tutti queste risorse.

Anche se negli ultimi 15 anni lo stato centrale ha tagliato i trasferimenti agli enti locali e i Comuni hanno avuto un carico maggiore di oneri per mantenere il livello e qualità dei servizi non si apprezza nessuno sforzo di rientro (quantomeno evidente) sul debito da parte dei due comuni Apuani.

Pisa risulta il Comune più virtuoso a livello toscano avendo ridotto il suo debito da 130% sulle entrate, al 65% (2008), nel giro di otto anni (2003) è riuscita con un oculata politica di bilancio e con la vendita del patrimonio immobiliare a più che dimezzare la propria esposizione nei confronti dei cittadini (il dato 2010 la vede al 53,8%).

Quindi cambiare si può! A patto, che vi sia una seria “strategia di rientro” dai debiti e non scappatoie “pericolose” come la sottoscrizione di prodotti derivati finanziari per la ristrutturazione del debito del Comune, com’è accaduto a Carrara e come stava per succedere a Massa, in pochi lo sanno, il sottoscritto, sventò la sottoscrizione del derivato, ma non riusci ad impedire una ristrutturazione di 55 ml.€ al più alto tasso Euribor (4,75% + spread + commissioni banca) degli ultimi 20 anni. L’amministrazione ringrazia e i cittadini pagano le tasse e hanno un debito procapite di 2374 euro a Carrara e di circa 1600 euro a Massa.


quando volevano sottoscrivere "Il Derivato"



 
Francesco Sinatti

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